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Comunicato stampa

SALA ROSSA: “LA DIRETTIVA BOLKESTEIN NON VA APPLICATA AL COMMERCIO AMBULANTE"

Approvata in Sala Rossa una mozione che chiede all’amministrazione comunale di agire nei confronti del governo nazionale su alcune problematiche relative alla Direttiva europea 2006/123/CE - più nota come “la Bolkestein” – che riguardano il commercio ambulante.
In particolare, il documento (illustrato in aula dal primo firmatario Andrea Russi, M5S) impegna la Sindaca e la sua Giunta a chiedere la proroga al 2020 di tutte le attuali concessioni dei posteggi su area pubblica e l’esclusione dei commercianti ambulanti dalle disposizioni della Direttiva Bolkestein.
Inoltre, al governo si richiederanno la salvaguardia dei parametri vigenti in materia di rilascio e rinnovo automatico delle concessioni ed infine la modifica del decreto legislativo 59/2010 (con il quale l’Italia ha recepito la Bolkestein) consentendo così che il commercio al dettaglio su aree pubbliche venga riservato alle piccole imprese, in qualunque forma esercitate.
La Direttiva europea contestata dal provvedimento votato in Sala Rossa, prevede per le attività, qualora scarseggino risorse naturali o capacità tecniche utilizzabili, un regime di autorizzazioni di durata limitata, messe a bando e senza rinnovo automatico, equiparando i posteggi in area di mercato alle suddette “risorse naturali”.
Nonostante il parere delle Commissioni parlamentari competenti, lo Stato italiano non ha previsto, nel decreto legislativo del 2010 che accoglie la Direttiva europea, l’esclusione del commercio ambulante dalle nuove norme, come invece richiesto anche dalla Conferenza Unificata Stato-Regioni e dal Consiglio Regionale del Piemonte.
La mozione sottolinea come ci siano in Italia almeno 160mila commercianti ambulanti e microimprese – 4mila a Torino - messi in difficoltà sia dall’interruzione della proroga automatica delle autorizzazioni, sia dal fatto che la nuova normativa consentirebbe l’accesso alle aree mercatali anche a società di capitali, oltre che a persone fisiche e società di persone, senza limiti alle grandi imprese.
Il provvedimento è stato approvato dall’assemblea elettiva di Palazzo Civico con 30 voti a favore, 1 astenuto e 7 non partecipanti al voto. I voti favorevoli alla mozione sono giunti da M5S, sindaca Appendino, Lega Nord, Forza Italia, Lista Morano, Lista Rosso, Torino in Comune.
La votazione del documento è stata preceduta da un breve dibattito. Fabrizio Ricca (Lega Nord) ha espresso il proprio appoggio alla mozione, sottolineando come l’obiettivo resti quello di arrivare alla cancellazione di una Direttiva che uccide il piccolo commercio, già vessato, augurandosi inoltre che un prossimo governo sia più vicino alla gente che lavora. Anche Eleonora Artesio (Torino in Comune) ha appoggiato il documento, in coerenza con le posizioni espresse dalla Sinistra Europea al Parlamento di Strasburgo e da lei stessa in Consiglio Regionale. Per il PD, il capogruppo Stefano Lorusso ha evidenziato come nel testo della mozione non vi fosse cenno al lavoro svolto in questi anni per limitare l’impatto della Bolkestein, segnalando come l’accordo raggiunto in sede di Conferenza Unificata sia una buona base di partenza. Lorusso ha inoltre ricordato la situazione debitoria di molti commercianti ambulanti nei confronti del Comune, con 8,4 milioni di imposte evase, stigmatizzando le dichiarazioni dell’assessore al Commercio sulla possibile esenzione progressiva dalla TARI per gli ambulanti, ricordando la necessità di rispettare le regole e invocando un’azione determinata per recuperare l’evasione. Il capogruppo, che ha auspicato la non partecipazione della Città in forma ufficiale alla prossima manifestazione nazionale contro la Direttiva Bolkestein, ha annunciato la non partecipazione al voto da parte del PD. Anche Francesco Tresso (Lista Civica) ha annunciato la sua non partecipazione al voto, ricordando a sua volta che il governo ha già annunciato di voler applicare l’intesa Stato-Regioni ed esprimendo perplessità sul fatto che la mozione posta al voto possa apparire un sostegno per gli operatori commerciali morosi. Infine, l’assessore al Commercio, Alberto Sacco, ha espresso il proprio appoggio alla mozione e precisato che intende concordare con i commercianti morosi un piano di rateizzazione delle imposte dovute e sinora non pagate.

C.R. - Ufficio stampa del Consiglio comunale


Pubblicato il 19 Settembre 2016

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