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Comunicato stampa

LE COMUNICAZIONI DELLA SINDACA SUL SALONE DEL LIBRO

La Sindaca, Chiara Appendino, ha aperto il Consiglio comunale con le comunicazioni sulla conclusione della vicenda del Salone del Libro.
“L’AIE si è riunito – ha detto - e ha votato a maggioranza per fare un evento a Milano in società con Fiera di Milano”. In relazione alla spaccatura messa in luce dal voto, Appendino ha annunciato che è pervenuta adesione piena da una parte degli editori al proseguimento del Salone di Torino. A tale proposito Appendino ha confermato l’intenzione di procedere con un evento a Torino nel 2017. “Si lavorerà a un nuovo format, diverso da quello di Milano: sarà competitivo, di alto profilo culturale e includerà spazi cittadini”.
Nella sua replica finale la Sindaca ha rassicurato il Consiglio sulla “piena consapevolezza nostra e di tutti i soggetti coinvolti nella Fondazione. Lavoriamo fin d’ora molto seriamente per organizzare un Salone ed un format competitivi”.
La Sindaca ha promesso di informare tempestivamente il Consiglio sulle fasi di questo lavoro.

Piero Fassino – PD: ha affermato che l’AIE ha tenuto un comportamento molto scorretto. Già nel mese di febbraio l’AIE avrebbe deciso di fare il salone a Milano senza averlo mai comunicato. Fassino si è rivolto a coloro che in questi mesi hanno ventilato che la scelta della sede del Lingotto volesse favorire alcuni soggetti, affermando che “il Salone si fa al Lingotto da 30 anni perché quella è la sede fieristica di Torino e non ce ne sono altre in grado di accogliere eventi di grande richiamo di pubblico ed è per questo che lì abbiamo portato la Metropolitana”.
Citando il dottor Mauri, a capo di un grande gruppo editoriale, che avrebbe motivato la decisione dell’AIE con “la precarietà del Salone”, Fassino ha ricordato che grazie al lavoro iniziato nel 2015 i conti del Salone e la sua esposizione debitoria sono stati nel 2016 totalmente risanati e con l’ingresso in fondazione del Miur e della Fondazione San Paolo è stato allargato l’assetto societario.
Per Fassino Torino non può rinunciare ad essere la città del libro e sebbene questa vicenda abbia prodotto “una ferita”, le due città sono complementari tra loro e, ha concluso, “E necessario lavorare per costruire un’interdipendenza e non una divisione tra le due città”.

Osvaldo Napoli – Forza Italia: ha affermato che “Due saloncini del libro non servono né a Milano né a Torino” Per il Consigliere rimane una fatto grave la decisione degli editori presa già a febbraio. “Se tutto si fosse svolto con trasparenza avremmo avuto il tempo di approfondire meglio il tutto”. Napoli approva la decisione del Sindaco di fare comunque il Salone e “di tenere alta la bandiera del libro a Torino”. “Giusto collaborare con Milano ma non posiamo permetterci di diventare la sua periferia, dobbiamo muoverci con uguale velocità cercando investitori e opportunità per la nostra città”.

Ufficio stampa del Consiglio comunale (S.L.)


Pubblicato il 28 Luglio 2016

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