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Comunicato stampa

RELAZIONE ANTIMAFIA, NUOVE CONSAPEVOLEZZE E L’IMPEGNO AD ATTIVARE PROTOCOLLI DI LEGALITÀ CON PREFETTURA, SINDACATI E ASSOCIAZIONI DATORIALI. L’auspicio condiviso è che la Commissione consiliare Legalità diventi permanente

Approvata oggi dal Consiglio comunale di Torino all’unanimità (32 voti favorevoli su 32 consiglieri presenti) la relazione conclusiva della Commissione Consiliare Speciale di promozione della cultura della legalità e del contrasto dei fenomeni mafiosi, presieduta da Fosca Nomis.

“La relazione di oggi – dichiara la presidente Fosca Nomis (PD) – rappresenta il frutto di quattro anni di lavoro e di confronto, non solo all’interno dell’Amministrazione, ma anche con imprese, sindacati e società civile. È una tappa importante del percorso avviato il 19 marzo 2012 con la delibera del Consiglio Comunale che ha istituito la Commissione Consiliare Speciale, poi rinnovato per due volte. Oggi, grazie anche al lavoro congiunto di Maggioranza e Minoranza, c’è una consapevolezza nuova della presenza della criminalità organizzata sul territorio: non possiamo più dire che non sapevamo.
Sull’operato della Commissione, vorrei sottolineare 5 questioni affrontate:
1) Su racket e usura, a seguito dell’operazione Big Bang, la Commissione ha proposto l’Istituzione di un Fondo per le vittime di racket, usura e gioco d’azzardo, che sarà compito della prossima Amministrazione attivare;
2) Sul Codice Appalti e trasparenza amministrativa abbiamo lavorato per arginare l’imprenditorialità non sana e prevenire fenomeni di corruzione;
3) Sui beni confiscati c’è stato un cambio di marcia: ci saranno bandi pubblici per assegnarli e verrà posta attenzione anche al loro utilizzo per finalità di emergenza abitativa;
4) Sul gioco d’azzardo, c’è l’impegno a intervenire per tutelare i soggetti più deboli e a prevedere un’ordinanza che limiti gli orari e i luoghi che ospitano slot machines e videolottery;
5) da maggio 2014 stiamo lavorando con la rete europea Ran per prevenire fenomeni di radicalizzazione violenta e terrorismo.
Infine, due spunti di lavoro per il futuro: approvare un Protocollo con la Prefettura per ulteriori controlli di legalità sulle aziende e un Protocollo tra Amministrazione, sindacati, cooperazione e associazioni datoriali sul lavoro regolare.

“Con la relazione che abbiamo presentato oggi in Sala Rossa – dichiara la vicepresidente Paola Ambrogio (F.D’I.) – la Commissione Speciale Legalità termina le proprie attività per quanto riguarda l’attuale mandato amministrativo. Tanti sono stati i temi toccati e le questioni affrontate in questi mesi di attività. Vorrei in particolare soffermarmi sul lavoro svolto sul contrasto alle infiltrazioni mafiose nel tessuto economico e sociale della nostra città. Prima con l’indagine tra i commercianti, poi con i corsi di formazione e gli interventi della Polizia Municipale, abbiamo promosso un percorso per rafforzare la fiducia di imprenditori e cittadini nei confronti delle Istituzioni e, soprattutto, per non lasciare sole le vittime delle mafie.
L’indagine Big Bang ha confermato quanto le mafie si stiano radicando nel territorio e quanti pochi siano coloro che hanno il coraggio di reagire e denunciare: il compito che dobbiamo continuare a svolgere come Istituzioni, oltre a essere trasparenti e corretti nell’operare, è quello di sostenere i cittadini e i lavoratori onesti. Anche per questo auspico che, dalla prossima Consiliatura, la Commissione Legalità diventi permanente”.

Sono quindi intervenuti i consiglieri comunali:

Michele Curto (SEL): Pur sottolineando il lavoro costruttivo svolto dalla Commissione, credo sia importante sottolineare le aspettative cui non è stata data una risposta. La prima riguarda il Caat, il secondo sito produttivo della città per numero di addetti che è, sostanzialmente, pubblico. Lì, nonostante gli sforzi, si continua ad applicare una normativa di appalti diretti mentre si era deciso di intervenire proprio su questo aspetto. Ma non ci siamo riusciti. Vorrei allora chiedere al futuro sindaco di impegnarsi affinché il prossimo presidente del Caat applichi una normativa pubblica e trasparente negli appalti. Il secondo tema riguarda il TAV e gli strumenti messi in campo per evitare infiltrazioni mafiose nelle opere preliminari. Ma dopo l’indagine San Michele e l’emergere di meccanismi mafiosi per l’appalto di opere del cantiere TAV, non abbiamo più avuto risposte in merito dal presidente dell’Osservatorio Mario Virano.
Ancora: sul tema degli appalti della Città, è mancata una presa di posizione politica di questa amministrazione per ripensare gli appalti in modalità diversa da quella del “massimo ribasso” che, in questi cinque anni, sono aumentati in numero e in valore.
Infine il tema dei siti olimpici sui quali pesa, nella fase di costruzione, l’evidente intromissione della criminalità organizzata che ha realizzato la maggior parte di quei calcestruzzi. Sarebbe allora interessante, dieci anni dopo, capire come questa intromissione sia stata possibile.

Vittorio Bertola (5 Stelle): Pensavamo, all’inizio dei lavori, che la Commissione Legalità dovesse occuparsi delle infiltrazioni della criminalità organizzata nel mondo della politica. Forse era chiedere troppo, che la politica guardasse al proprio interno. La Commissione ha fatto in ogni caso un lavoro utile su temi quali gli appalti e il gioco d’azzardo. Ed è per me stata un’esperienza interessante apprendere che certi personaggi, intercettati, avessero commentato l’interessamento mio e del M5S sul tema delle possibili infiltrazioni malavitose nei cantieri del TAV.
La Commissione ha lavorato bene anche grazie al contributo dei membri esterni: spero che il prossimo mandato amministrativo rinnovi questa esperienza.

Paolo Greco Lucchina (NCD - UDC): Avendo partecipato solo negli ultimi tempi ai lavori della Commissione, mi sono ritrovato nella discussione sul tema degli appalti. C’è l’esigenza che si arrivi a una normativa nazionale che ponga fine a quello che io considero un criterio di valutazione superata: quello del massimo ribasso. Ho preso la parola anche per sottolineare l’importanza di un reale controllo sui subappaltatori, in modo da valutare al meglio il secondo passaggio dell’iter di appalto. L’auspicio è che questo venga sancito nel protocollo d’intesa tra la Prefettura e la civica Amministrazione.

Guido Alunno (PD): Questa Commissione aveva come primo obiettivo riportare al centro dell’attenzione la questione della legalità. Il risultato lo abbiamo raggiunto tutti insieme, accendendo dei “fari” che ci hanno permesso di rischiarare quelle che erano le zone grigie, in cui l’illegalità rischiava di infiltrarsi. Questo lavoro è stato svolto in modo molto positivo e il mio ringraziamento va a tutti coloro che vi hanno partecipato, maggioranza e opposizione, al di là delle singole questioni.

(M.Q.) - Ufficio stampa Consiglio Comunale


Pubblicato il 18 Aprile 2016

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