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Comunicato stampa

IN VIA PESARO UNA TARGA RICORDA VENANZIO ED ELEMIRE ZOLLA

Cerimonia, questa mattina, per lo scoprimento di una targa, in via Pesaro 7, a Torino, dedicata al pittore Venanzio Zolla e al figlio, filosofo e docente universitario, storico delle religioni Elémire Zolla, sulla facciata dello stabile dove vissero.
Venanzio Zolla, autore, fra le varie opere, di vedute di Torino, visse a Torino dal 1910 fino alla morte, avvenuta nel 1961 all’età di 81 anni, dopo aver trascorso diversi anni in Inghilterra.
Il figlio Elémire, autore, fra l’altro, dei Saggi di etica ed estetica (1947) e del romanzo Minuetto all’inferno (1956), con cui vinse il Premio Strega opera prima, morì in Toscana nel 2002 a 76 anni, dopo aver vissuto a Torino, a Parigi e a Londra ed aver insegnato nelle università di Roma, di Catania e di Genova.
L’iniziativa, che si è tenuta presso la biblioteca “Italo Calvino” di lungo Dora Agrigento, è stata introdotta dal vice presidente del Consiglio Comunale, Silvio Magliano. “Accade sempre qualcosa di particolare quando si ricordano, con questa modalità, persone che hanno dato lustro a Torino, ha affermato Magliano aggiungendo che “non si lasciano nell’oblio uomini o donne che hanno reso grande questa città. Questa targa aprirà percorsi di conoscenza per tutti coloro che si interrogheranno sulle grande ricchezza artistica di Venanzio Zolla e sulla grande attività culturale, filosofica, giornalistica di Elémire. E’ un modo perché le cose positive che sono accadute nel passato non si perdano”.
Venanzio Zolla è stato ricordato da Fiorenzo Alfieri, presidente dell’Accademia Albertina, dove Venanzio si è formato in un’epoca in cui, ha sottolineato Alfieri, la pittura aveva una funzione sociale di racconto della realtà, prima dell’affermarsi della fotografia.
Il critico d’arte Angelo Mistrangelo si è soffermato sulle caratteristiche della pittura di Venanzio, contraddistinta da tratti “immediati e rapidi” capaci di ricreare ambienti, luoghi di incontro e di conversazioni.
L’editore Enrico Tallone, invece, ha ripercorso l’attività letteraria di Elémire Zolla, attraverso i libri pubblicati dalla casa editrice, ricordando tra l’altro, il successo che Zolla riscosse in Giappone in occasione di un convegno sull’Estetica.
Ricordi personali di Venanzio e di Elémire sono stati riportati dai familiari: la nipote, Dolores Rossi Zolla, ha ripercorso le immagini vissute nell’appartamento di via Pesaro: il nonno Venanzio intento a dipingere, nella stanza avvolta sempre dall’odore di acqua ragia e con le macchie di colore per terra e dello zio Elémire costantemente assorto nelle letture.
Tratti della vita dei due personaggi (“Avevano caratteri diversi fra loro, ognuno faceva la propria vita….”) sono stati infine illustrati dalla moglie di Elémire, Grazia Marchianò.
Emanuele Durante ha portato il saluto della Circoscrizione 7 esprimendo l’auspicio di proseguire, in successivi appuntamenti, la conoscenza dei due personaggi.
Al termine degli interventi, lo scoprimento della targa.

F.D'A. - Ufficio stampa Consiglio Comunale


Pubblicato il 15 Luglio 2015

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