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Comunicato stampa

L’IRRUZIONE VANDALICA NEL CANILE ENPA DI VIA GERMAGNANO

A seguito della richiesta di comunicazioni da parte dei consiglieri Paola Ambrogio, Raffaella Furnari e Giuseppe Sbriglio, sull’irruzione vandalica avvenuta il 20 maggio scorso nel canile Enpa di via Germagnano, ha risposto durante il Consiglio comunale odierno, l’assessora Giuliana Tedesco.

Assessora alla Polizia Municipale Giuliana Tedesco: Per la struttura Enpa oggetto di intrusioni e distruzioni solo nei primi mesi del 2015 la Polizia Municipale ha inoltrato almeno 11 avvisi di reato a carico di ignoti. Per l’ultimo e più grave episodio del 20 maggio scorso vi è stata una richiesta di intervento al 112 dei Carabinieri da parte del personale dell’ente. I militari intervenuti hanno visto molti ragazzini dileguarsi a piedi in direzione del vicino campo nomadi.
Nei locali dell’ Enpa, arredi rovesciati, tubi sradicati ed un principio di allagamento. Nella mattinata successiva, confezioni di medicinali sottratte dal canile sono state recuperate nel terreno attiguo al canile.
Nessun animale è stato ucciso nel corso dell’incursione, due animali sono stati feriti leggermente. Venticinque degli animali del canile sono attualmente ospitati presso il Canile-rifugio di via Cuorgné, tre sono stati ricoverati presso il canile sanitario di via Germagnano ed alcuni altri sono ospiti degli stessi volontari Enpa.
L’Enpa intende riprendere l’attività non appena riparati i danni e stabilito il servizio di guardiania.
Oggi alle 17, sul tema, è convocato d’urgenza presso la Prefettura una riunione del Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico.
Nella sua replica finale, successiva al dibattito, l’assessora Tedesco ha ricordato che quanto affermato dall’assessore Lavolta a proposito della prospettiva di un futuro trasferimento del canile Enpa è noto tanto ai Consiglieri della commissione ambiente, quanto agli stessi volontari Enpa e rientra tra le misure annunciate dal Sindaco all’indomani del raid. A proposito dell’intenzione dei volontari di riaprire il canile, io stessa ho verificato che il mattino successivo avevano già provveduto a riparare una parte dei danni.
Sulle indagini, qui evocate: non si può che attenderne gli esiti.

Il dibattito:

Paola Ambrogio – Fratelli d’Italia: Abbiamo letto parole del Sindaco, come “pugno di ferro” e “tolleranza zero”, ma ci chiediamo se questi sono veramente i proponimenti di questa Giunta. Più volte nell’ultimo anno abbiamo ricevuto richieste d’aiuto da parte dei volontari: mi chiedo che cosa sia stato fatto in questo anno. Da parte dei cittadini è ormai chiara la volontà di non accettare episodi come questo. Che dei volontari debbano abbandonare la loro attività è un fatto inaccettabile, ed è intollerabile che si deva arrivare fino alla chiusura della struttura perché il sindaco decida la “tolleranza zero”.

Fabrizio Ricca – Lega Nord: C’era un buco nel muro di recinzione, non so se siano stati i nomadi a farlo né se sia vero ciò che alcuni loro rappresentanti hanno detto: e cioè che l’hanno fatto i bambini che abitano in un altro campo nomadi.
So che gli operatori Amiat nello svolgimento del loro lavoro vengono presi a sassate dai ragazzini.
Sono quattro anni che chiediamo un presidio fisso della Polizia Municipale, ma cxi è sempre stato risposto che non era necessario.
Credo che la “tolleranza zero” da parte del Sindaco, sia la solta vendita di fumo. La soluzione è entrare nei campi e identificare coloro che meritano di starci e mandare via tutti gli altri.

Raffaella Furnari - NCD: Mi rivolgo all’assessore Lavolta, titolare delle deleghe in questa materia, per sapere cosa accadrà agli animali di quel canile. Vorrei sapere del futuro della struttura di via Germagnano. Anche perché non credo ci siano le condizioni perché il canile continui a operare in quel luogo.

Luca Cassiani - PD: Ho ascoltato il consigliere Marrone annunciare una manifestazione per mercoledì sera in via Germagnano, una fiaccolata nella zona del canile. Ed è del tutto evidente la strumentalizzazione politica che si mette in atto con tale iniziativa.
Mi auguro che l’Amministrazione comunale, di concerto con la Questura, sappia ben valutare la pericolosità di un’iniziativa che si preannuncia foriera di tensioni, con gravi rischi nella tutela dell’ordine pubblico. Già in passato, si sono verificati episodi gravi a seguito di manifestazioni razziste, come di recente alle Vallette.

Roberto Carbonero – Lega Nord: Nei mesi scorsi si è fatto poco per tenere sotto scacco la situazione, ormai ora del tutto incontrollabile. Ma ricordo che le determine di questa Amministrazione comunale in favore delle associazioni che poi scompaiono nel nulla, con le relative elargizioni finanziarie. Ci sono delle responsabilità precise per queste scelte. Il risultato è che le associazioni continuano a proliferare con i loro affari.

Ferdinando Berthier – Torino Libera: Mi sembra che si tenda a minimizzare considerando alcuni ragazzini colpevoli della devastazione del canile, con recinzioni divelte, murature sfondate. C’è qualcosa di molto più organizzato e lo scopo non era certamente solo quello del furto. Ora si faccia chiarezza sulla volontà di mantenere il canile in quell’area, se si vogliano predisporre controlli sul confinante campo nomadi e si intenda fare prevenzione con un presidio di vigilanza, con forze dell’ordine o, eventualmente, l’esercito.

Maurizio Marrone - Fratelli d’Italia: Questo non è il primo scempio subito dal canile dell’Enpa. Il Comune ha più volte profuso promesse e speranze e il risultato è che il canile è costretto a scappare, dimostrando che la delinquenza Rom ha preso il controllo di tutta via Germagnano. Questo scempio dice che lo Stato si è ritirato da via Germagnano, non essendo neanche stata individuata la trentina di autori delle devastazioni, in un campo di 70/80 persone in cui vige l’omertà e le famiglie stesse sono ricattate col pizzo sull’utilizzo delle casette. Mercoledì sera una manifestazione pacifica porterà con le fiaccole la luce della cittadinanza proprio lì dove grazie all’inerzia delle istituzioni si lascia spazio alla delinquenza e all’arroganza di questi incivili. L’unica risposta arrivata dall’Amministrazione comunale è stato un milione e duecentomila euro al solito circuito assistenziale il cui compito era mettere in sicurezza l’opera intorno al campo Rom e svolgere attività di mediazione. Quel milione datelo ai volontari che si ritrovano ogni volta centomila euro di danni e, anziché mandare via il canile, mandate via i Rom.

Giuseppe Sbriglio - Con Sbriglio Insieme: Mi spiace che sia assente l’assessore Lavolta che ha la delega alla tutela degli animali che in questo modo manca di rispetto a tutto al mondo animalista. Ho sentito con piacere che l’Enpa riprenderà il canile ma mi piacerebbe sapere a quali condizioni, visto che ci sono stati danni importanti e chi metterà i soldi per la ristrutturazione di una struttura che fungeva anche da ospedale per la cura di animali di persone con problemi economici. Lunedì scorso avevo chiesto ai capigruppo la possibilità di istituire una guardiania perché si potesse tutelare questo servizio pubblico. Non mi è stato dato ascolto e, se ci fosse stata, probabilmente non sarebbero accaduti questi fatti. Mi piacerebbe ora sapere quale sia la posizione che prenderà il centrosinistra sul tema dei nomadi, senza che venga nascosta la testa sotto la sabbia. Mi auguro che il problema si risolva con provvedimenti seri, facendo capire che la legalità vale per tutti e anche per le persone all’interno dei campi.

Silvio Viale - PD: E quasi inevitabile che se si colloca un canile in un posto isolato, senza un guardiano di notte e in una situazione di tensione, accadano eventi spiacevoli. A fronte di queste problematiche è necessario trovare delle soluzioni prima temporanee e poi definitive.
Per una soluzione definitiva si potrebbe trasferire il servizio dell’ENPA al posto del canile sanitario, che entro l’anno si trasferirà presso il canile rifugio di strada Cuorgné. Una soluzione definitiva consentirebbe di mettere fine alle discussioni, ai problemi e alle strumentalizzazioni politiche.

Maurizio Trombotto - SEL: Ho chiesto la parola per esprimere, anche come Presidente della Commissione Ambiente, la totale solidarietà nei confronti dell’ENPA e dei volontari che operano nel canile. Mi auguro che i responsabili del fatto siano individuati e perseguiti, ma mi auguro soprattutto che i volontari dell’ENPA abbiano denunciato l’accaduto, cosa che credo sia sicuramente avvenuta. Mi rammarico, invece, della strumentalizzazione politica che è sorta in seguito all’accaduto.

Enzo Liardo – Nuovo Centrodestra: La solidarietà è stata sempre manifestata verso il canile dell’Enpa di via Germagnano ma a cosa è servita quando la sede è stata più volte devastata? Dov’è finito il “pugno di ferro” annunciato dal Sindaco?
In merito alla manifestazione organizzata mercoledì dal consigliere Marrone, che vuole essere una presa di posizione netta su questi fatti, lancio una provocazione: perchè non ci uniamo tutti per manifestare in maniera trasversale e pacifica e quindi evitare le speculazioni politiche denunciate dai consiglieri di maggioranza?

Michele Curto – Sel: I fatti accaduti sono di grande gravità e vanno subito accertati per non lasciare nessuna ombra sulla città o spazi per la strumentalizzazione. Non credo sia opera di ragazzini. Si tratta di un gruppo organizzato? Quando sono stati effettuati i rilievi? Quando è stata fatta la denuncia? Corrisponde al vero che sia stato un rom ad avvisare la lega del cane di quanto stava accadendo? Si deve fare chiarezza e dare una risposta. Capire il movente di questa azione. Certo che gli animali non possono essere le vittime e non esiste un progetto di inclusione senza sconfiggere questi atti criminali.

Vittorio Bertola – Movimento5stelle: Vedere vandalizzato il canile di via Germagnano provoca una reazione di sdegno e si deve affrontare il problema della criminalità presente tra i Rom come in ogni comunità. Nel campo Rom ci sono alcune famiglie che vogliono comandare, quindi compiono un attacco allo Stato. In via Germagnano lo Stato non c’è. Sono stati investiti soldi e risorse umane ma evidentemente le politiche della Città non hanno funzionato. Bisogna dimostrare che lo Stato c’è, individuare e punire i colpevoli e trovare una soluzione per il canile.

Enzo Lavolta – assessore all’Ambiente: In considerazione della salute dei cani e gatti l’amministrazione si è subito mossa, mettendo a disposizione tutte le strutture per mettere in sicurezza gli animali. Nel canile Rifugio di via Cuorgnè sono stati ricoverati subito 25 cani e altri tre con alcuni gatti ospitati nella struttura della Città, il canile sanitario. La collaborazione tra Città ed Enpa è proficua. Ora si deve ripristinare la sede per riportare gli animali nella loro sede originaria.

Ufficio stampa del Consiglio comunale (S.L.)



Pubblicato il 25 Maggio 2015

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