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Comunicato stampa

MERCATO DI LIBERO SCAMBIO: DOPO SCALO VANCHIGLIA, LE EX OGM O UN’ALTRA DESTINAZIONE?

In apertura della seduta odierna del Consiglio comunale, si è svolto in Sala Rossa un dibattito sulla questione del prospettato eventuale trasferimento del mercato del libero scambio, attualmente ospitato nell’ex Scalo Vanchiglia di Regio Parco, presso una parte dell’area delle ex Officine Grandi Motori (OGM) in Borgata Aurora.
Di seguito, la sintesi degli interventi:


Assessore Domenico Mangone:
Sulla questione del trasferimento del mercato di libero scambio alle OGM si è già dibattuto in varie sedi, per cui presumo di dovermi limitare alla sola questione dell’inquinamento in quell’area.
Dopo uno scambio di note fra i dirigenti degli assessorati competenti, è stata interessata del problema l’ARPA.
La proprietà dell’area, la società Esselunga, ha realizzato un’analisi di rischio per la quale, a fronte di un utilizzo settimanale e non quotidiano, il perimetro sarebbe idoneo ad ospitare il mercato di libero scambio con la sola ripavimentazione in cemento, pur essendo già pronto un piano di bonifica in vista della realizzazione di un complesso di residenze e verde pubblico.
Il 13 maggio si terrà una Conferenza dei servizi, alla quale prenderanno parte, oltre al Comune, anche l’ARPA, la Città metropolitana e immagino altri soggetti quali l’ASL. In quella sede si chiarirà se il piano predisposto dalla proprietà (Esselunga), che prevede la ripavimentazione dell’area a fronte della presenza di inquinanti nel terreno, è sufficiente per garantire la sicurezza del pubblico e degli operatori del mercato di libero scambio. Intanto, dai proprietari dell’ex Scalo Vanchiglia abbiamo ottenuto di poterlo utilizzare ulteriormente, sino alla fine del mese di giugno.

Vittorio Bertola (M5S):
Le spiegazioni dell’assessore non cancellano la nostra impressione di un certo pressapochismo sulla vicenda, da parte della Giunta. Si affermava che le OGM fossero pronte e utilizzabili: e poi, salta fuori che ci sono problemi di inquinamento, come del resto noi sostenevamo dall’inizio. Mi chiedo cosa accadrà dopo il mese di giugno, quando non si potrà più utilizzare per il mercato di libero scambio l’area di Scalo Vanchiglia.
A questo punto, si scelga – e con accuratezza – un’altra e più adeguata area. Penso infine che qualcuno dovrebbe prendersi la responsabilità di quanto accaduto in questa vicenda, com’è possibile che veramente nessuno fosse al corrente dei problemi di inquinamento presso le OGM.

Maurizio Marrone (Fd’I-AN):
Una risposta incompleta e che tace su una verità: siamo stati noi a bloccare il trasferimento del suk alle OGM di via Cuneo. Avete voluto decidere da soli, contro le stesse strutture territoriali del PD, contro le Circoscrizioni, contro i comitati di zona, nonostante i rischi legati all’inquinamento fossero stati segnalati sin dal principio.
Siamo andati ad esporre il problema in Procura, segnalando il rischio ambientale ed eccependo sul fatto che il Comune bassasse la sua scelta su una perizia effettuata dalla stessa proprietà dell’area. A quel punto, l’ARPA ha cambiato rotta sostenendo che la ripavimentazione non sarebbe stata sufficiente e che occorre una vera bonifica.
Ribadisco che in ogni caso i residenti non voglio il suk in una zona già densa di problemi. Se a Scalo Vanchiglia non si può più tenere il mercato di libero scambio, confrontatevi in Consiglio, nelle Commissioni, nelle Circoscrizioni per individuare una soluzione condivisa.

Silvio Viale (PD):
Vorrei ricordare che su questo tema c’è una mia interpellanza sospesa in commissione. Le questioni sono due. La prima riguarda la compatibilità ambientale nel contesto urbano dell’area. Questo ha creato polemica. La seconda è che si deve capire la tipologia di bonifica dell’area e del sottosuolo, non basta sicuramente una colata di cemento. Si deve porre la questione anche alla Conferenza dei presidenti delle Circoscrizioni per una assunzione di responsabilità.

Fabrizio Ricca (Lega Nord):
La Giunta, dopo il no di Circoscrizioni e comitati di cittadini deve prendere atto anche di quello dell’ARPA, la quale dice che in quell’area non si può fare il suk per motivi ambientali e logistici. E’ impensabile che chi abbia deciso di portare lì il suk non si sia accertato prima dell’area sulla quale costruire. Chiedo di aprire un tavolo con il Consiglio comunale per individuare una nuova area per il mercato di libero scambio e che se lo spostamento fosse confermato, gli assessori restituiscano le deleghe.

Roberto Carbonero (Lega Nord):
Il terreno asportato dall’area non potrebbe essere riutilizzato. Il prossimo 13 maggio l’Arpa non vi darà l’Ok per una colata di cemento e quindi la vostra velleità andrà contro l’impossibilità dei costi per lo scavo. Per quanto riguarda lo scalo Vanchiglia, invito tutti a fare un giro per controllare la merce che viene venduta.

Gianni Ventura (PD):
Ringrazio gli uffici comunali che, insieme alla III Commissione, sono stati attenti a evidenziare il possibile problema, mettendoci nelle condizioni di sapere come intervenire sulla questione. A tale proposito ho sospeso in Commissione l’interpellanza del consigliere Viale e comunico all’Aula che l’interpellanza stessa sul tema della bonifica dell’area sarà discussa in Commissione Lavoro il prossimo 14 maggio. Così l’assessore potrà comunicare le decisioni della Conferenza dei servizi del 13 maggio.

Enzo Liardo (NCD):
Sottolineo un aspetto rilevante: mi spiace dover rilevare che sia stata l’Arpa a far emergere il problema ambientale e bloccare il progetto. Invece si sarebbero dovuti ascoltare i comitati e soprattutto i presidenti delle due Circoscrizioni coinvolte. Sembra che questi ultimi invece siano sempre usati in modo strumentale e soltanto quando devono venire incontro alle esigenze della maggioranza comunale (come nella vicenda del Regolamento dei centri d’incontro circoscrizionali).

Michele Curto (SEL):
Il reale inquinamento su questa vicenda è di carattere strumentale. Mi chiedo per quale motivo i privati dell’area non siano intervenuti a suo tempo, facendo la bonifica.
Sono due in realtà le questioni: una prima di natura ambientale per la quale ci sono gli organismi preposti che stanno lavorando. Poi c’è la questione del mercato. Una struttura che potrà funzionare se sarà dislocata vicino a Porta Palazzo. Ma occorrerà adeguata pubblicità, investimenti in termini di tempo e di lavoro.
Quello che non deve essere messo in discussione è la necessità in città di un mercato dove le persone più fragili e povere possono generare una piccola economia di sussistenza.

Andrea Tronzano (Forza Italia):
Avevamo già sottolineato in Commissione la questione della bonifica, e avevamo invitato l’assessore a discutere in Consiglio Circoscrizionale su questo tema già sessanta giorni fa. Credo che non si debba procedere al trasferimento del mercato del libero scambio alle OGM, qualunque tipo di iniziativa su quella sede è impropria. In ogni caso un mercato di questo tipo in una città civile non deve esistere.


Pubblicato il 4 Maggio 2015

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