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Comunicato stampa

CANILE ENPA DI VIA GERMAGNANO: POLIZIA MUNICIPALE INTENSIFICA CONTROLLI NELL’AREA

Questo pomeriggio, a Palazzo Civico, nel corso della seduta del Consiglio Comunale, l’assessora alla Polizia Municipale, Giuliana Tedesco, ha risposto alla richiesta di comunicazioni da parte del consigliere Maurizio Marrone (FdI), in merito agli episodi di vandalismo e furti all’interno del canile municipale dell’Enpa, nella notte tra il 23 e il 24 febbraio scorsi.
L’Assessora, che ha ricordato gli interventi già realizzati in zona dall’Amministrazione, ha annunciato che già dalla settimana passata sono stati incrementati i controlli della Polizia Municipale con sei unità giornaliere dedicate esclusivamente all’area di via Germagnano, con lo scopo di prevenire gli atti di vandalismo.
Sono stati inoltre intensificati i controlli per garantire la sicurezza di chi frequenta il corso per Educatore cinofilo, organizzato dall’Enpa dal 28 febbraio al 6 marzo.
Infine, grazie alla disponibilità dell’Amiat, una parte degli uffici della palazzina Amiat sarà utilizzata come postazione fissa o semifissa da parte del personale del Nucleo Nomadi per i controlli sul campo.

Maurizio Marrone (FdI): Buona la notizia sull’incremento dei controlli della Polizia Municipale ma vorrei però mettere l’accento sul tema del risarcimento del danno che pare ammontino a circa 10 mila euro. Le molestie hanno responsabili ben identificati, ovvero gli occupanti dei vicini insediamenti nomadi. Vorrei ricordare che l’area autorizzata di via Germagnano rientra nell’ambito del capitolato d’appalto di 5 milioni di euro per emergenza nobili. Di questi, un milione e trecentomila euro sono destinati al privato sociale perché gestiscano e vigilino sull’area. L’Amministrazione deve rivendicare che le realtà pagate dal Comune per svolgere attività, che non fanno o fanno male, risarciscano i danni. Quindi i quattrini dovrebbero essere richiesti a quei soggetti che hanno responsabilità contrattuali, altrimenti dovrebbe essere il Comune stesso a pagare i danni.
Raffaella Furnari (NCD): Sono esterrefatta per la situazione. Di questa situazione si è sempre parlato molto ma non è mai accaduto nulla.
Se il problema nomadi è di difficile soluzione, si risolvano i problemi dell’Enpa. Ben vengano i controlli ma si trovi, in accordo con l’Enpa, una sede diversa per il canile., lontano da via Germagnano.

Maurizio Trombotto (SEL): Esprimo solidarietà e vicinanza da parte della Commissione Ambiente all’Enpa per i fatti accaduti. Non credo sia facilmente praticabile il trasferimento della sede, una struttura di proprietà dell’Enpa, costruita a proprie spese. La Città deve farsi carico di consentire accessibilità in condizioni di sicurezza per il personale ma anche per eventuali mezzi di soccorso.
Fabrizio Ricca (Lega Nord Piemont): Già nel 2011 il Consiglio comunale respinse un atto che prevedeva un presidio fisso nell’area di via Germagnano e ora sento dalla Giunta che ci sarà una struttura per la Polizia municipale per il controllo, insieme all’incremento del nucleo operativo. Arriva con 4 anni di ritardo. Questa è una soluzione provvisoria perché la Giunta già dice che se queste misure non funzioneranno si cercheranno altre soluzioni. Si tratta di una sconfitta preannunciata. Io credo che il problema nomadi a Torino si possa risolvere così come ha fatto il sindaco di Verona.
Silvio Magliano (Misto di minoranza Area popolare-NCD): Negli anni ’70 un gruppo di volontari acquistarono un terreno per costruire un canile. Quando è stato insediato il campo nomadi nell’area Germagnano la strada d’accesso alla struttura venne forzatamente ridotta dai nomadi, e oggi non si può garantire la sicurezza dei volontari perché non c’è né spazio per il passaggio di un’ambulanza né per i Vigili del fuoco. L’ENPA ha affittato un pezzo di terreno (di proprietà comunale) che avrebbe dovuto servire alla sgambatura dei cani ma non si può utilizzare per il lancio di ogni tipo di oggetti. Chiedo di risarcire il danno subito dalla struttura e la sospensione del pagamento dell’affitto perché il Comune non riesce a garantire la sicurezza su quel terreno.
Vittorio Bertola (Movimento5stelle): Spero che questa discussione sia l’occasione per prendere qualche decisione. Il punto centrale è di assicurare i responsabili alla giustizia. Distinguere tra i nomadi chi commette reati e chi no. Questo potrebbe essere un messaggio per la comunità Rom e cambiare i rapporti con la città. L’idea di trasferire il canile può creare una zona chiusa, una terra di nessuno dove la città potrebbe perdere il controllo ed essere zona per attività illegali.
Silvio Viale (PD): Oggi, dobbiamo ammettere la nostra impotenza di fronte a questo problema. E’ stato sottovalutato quando fu costruito il campo nomadi vicino al canile dell’Enpa. La Città deve cominciare a garantire l’accesso viario e poi spostare il canile, non ci sono alternative.
Enzo Liardo (NCD): Non si possono trovare soluzioni spot come quelle proposte dall’assessore Tedesco perché si continuano a spendere soldi che poi non risolvono i problemi. Si deve pensare di spostare il canile Enpa per risolvere la questione alla radice e non con soluzioni palliative.
Angelo D’Amico (Forza Italia): La Città deve garantire sicurezza a ogni cittadino. Esprimo la ferma condanna verso questi episodi ma l’Enpa (che riceve 4 milioni di Euro dal Comune per la gestione del canile) deve pensare a una forma di assicurazione contro questi atti, altrimenti il risarcimento danni dovrebbe riguardare ogni altra associazione.

F.D'A. - T.D.N. - Ufficio stampa Consiglio Comunale


Pubblicato il 2 Marzo 2015

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