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Comunicato stampa

LA “REGALITA’ COMPLETA” DI CATERINA BORATTO RICORDATA OGGI IN SALA ROSSA

Sala Rossa gremita, questa mattina, per la rievocazione della carriera cinematografica, televisiva e teatrale di Caterina Boratto. L’attrice torinese (scomparsa nel 2010), in un sessantennio di attività artistica ha lavorato con registi del calibro di Federico Fellini (che le attribuiva “una regalità completa”), Pierpaolo Pasolini, Sydney Pollack, Nanny Loy e Sandro Bolchi.

Dopo il saluto introduttivo del presidente del Consiglio comunale Giovanni Maria Ferraris, che ha ricordato in lei “una donna caparbia e tenace, dal carattere piemontese, un’artista più volte celebrata dal mondo della cultura, insignita di una prestigiosa onorificenza dell’Accademia di Francia a Roma”, ha preso la parola il sindaco Piero Fassino.

Ricordando l’importanza di perpetuare la memoria di personaggi e fatti, preservandoli dal rischio dell’oblio insito nel passare del tempo, il primo cittadino ha sottolineato la versatilità artistica (dal cinema d’autore alle serie televisive popolari) di Caterina Boratto, la cui vicenda ricorda come Torino sia stata la culla della cinematografia italiana cento anni fa. “Una vocazione ancora oggi incarnata dal Museo del Cinema, dal Torino Film Festival e dalle altre rassegne cinematografiche che ogni anno si svolgono sotto la Mole”, ha voluto sottolineare Fassino.

Paolo Ceratto, figlio della scomparsa attrice, ha presentato un breve filmato con un assemblaggio di brani cinematografici interpretati dalla madre, da “Chi è più felice di me”di Guido Brignoni del ’38 sino ai felliniani “Otto e ½” e “Giulietta degli spiriti”, intervallandone gli episodi con brevi e anche commossi ricordi personali, ripresi questi anche dalla nipote dell’attrice, Ambra Ceratto.

Sono intervenuti anche il presidente del Museo Nazionale del Cinema, Ugo Nespolo, l’assessore provinciale Marco D’Acri (che ha ricordato il ruolo della famiglia di Caterina Boratto nella resistenza, con il fratello Renato partigiano e l’altro fratello, Filiberto, vittima dei nazisti a Cefalonia).

Infine, Franco Prono, docente al DAMS dell’Università di Torino, ha annunciato la pubblicazione, entro l’anno, del volume “Caterina Boratto, una regalità completa”, frutto di lunghe ricerche d’archivio.

C.R. - Ufficio stampa del Consiglio comunale




Pubblicato il 15 Marzo 2014

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