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Comunicato stampa

FASSINO SULLA RIVOLTA A TORINO: DISPONIBILI AL DIALOGO MA NON TOLLERREREMO L’ILLEGALITÀ

Nel corso del Consiglio comunale i Sindaco, Piero Fassino ha dato comunicazioni all’assemblea sui fatti che hanno turbato negli ultimi giorni la vita della Città:
“Abbiamo avuto a partire da lunedì azioni di interruzione e di blocco della vita cittadina diffuse su tutto il territorio che si sono via via estese all’area metropolitana. La città è stata sconvolta da blocchi stradali, trenta lunedì, circa quarantacinque martedì, ieri vi è stata una prima diminuzione, oggi persistono qua e la fuochi di questo movimento ma in una situazione che tende alla normalità.
I blocchi hanno interessato principali assi di comunicazione della città, tangenziali, grandi corsi, stazioni della metropolitana e stazioni ferroviarie e si sono concentrati soprattutto nella zona nord. A questi si sono aggiunti sporadici cortei. La nostra centrale operativa ha ricevuto un flusso costante di segnalazioni, oltre le situazioni note, da parte dei cittadini: 1300 lunedì, 1400 il secondo giorno, 1100 ieri. Si registra un’azione continua tesa a bloccare l’attività dei mercati, sono state messe in essere intimidazioni nei confronti dei commercianti e molti negozianti sono stati costretti a sospendere le loro attività da gruppi che li hanno intimiditi. Tutto questo è stato preceduto sul finire della scorsa settimana da un’azione che via Web annunciava anche cose non vere, come la chiusura delle scuole, che non c’è stata, e intimidiva commercianti e cittadini per scoraggiarne l’attività. Da parte di Prefettura, Questura, Forze dell’ordine e dell’Amministrazione con il corpo dei Vigili urbani, si è messa in essere un’azione d contrasto. Nel primo giorno si è cercato di contenere queste manifestazioni, auspicando che ciò potesse indurre ad una qualche ragionevolezza. Non essendosi manifestata alcuna ragionevolezza, da ieri l’azione di contrasto è stata più ferma producendo così una riduzione dei blocchi e dello stato di paralisi della vita cittadina. Oggi mi pare che la situazione sia in via di miglioramento, tutti i principali mercati hanno aperto, il CAAT ha potuto operare normalmente, non si segnalano che blocchi stradali sporadici e di brevissima durata, la situazione si avvia verso la normalità, pur permanendo alcune criticità.
Quello che si è visto è un movimento composito di difficile catalogazione: nuclei di ambulanti non sindacalizzati. Questi nuclei non segnalano il loro disagio per la prima volta. Esso è riconducibile principalmente all’attuazione della direttiva Bolkestein da un lato ed all’introduzione della Tares dall’altro. Settori di lavoratori anch’essi esterni alle organizzazioni sindacali, in situazioni di difficoltà, di disoccupazione o di cassa integrazione, gruppi di studenti, rifugiati stranieri, ricordo che sono quasi mille i rifugiati dell’emergenza Nord Africa che vivono nella nostra città, soggetti a cui si sono mescolati gruppi del tutto lontani dalla politica come gli ultrà del calcio. Un movimento che non ha una piattaforma di rivendicazioni, non ha una leadership riconosciuta, un movimento corsico che compare e scomparse con cui gli strumenti classici di interlocuzione non appaiono idonei a stabilire forme di lettura e di relazione. Nonostante questa natura composita del movimento e delle motivazioni di ogni suo segmento sarebbe sciocco non vedere che esso affonda le sue radici in un disagio sociale figlio della crisi che produce in questo o quel settore non solo disagio ma anche esasperazione. Questo fatto va visto e considerato tuttavia la lettura sociale di quel che accade non può giustificare le manifestazioni che hanno investito la nostra città e non solo dato che il “movimento dei forconi” interessa tante città italiane e oggi manifesterà a Roma. L’esasperazione non giustifica l’interruzione dei pubblici servizi, l’intimidazione dei cittadini, il danno e il disagio scaricato su di loro e sulla città. Quello che stiamo vedendo è un movimento che ha scelto forme di lotta che certamente non gli fanno guadagnare consenso: bloccare un tram e obbligare i passeggeri a scendere, bloccare l’attività commerciale, impedire a delle mamme di andare a prendere o porrtare i bambini a scuola non ha niente a che vedere con il disagio sociale e mette in crisi la vita quotidiana della gente. Per questa ragione visto che le azioni di contenimento del fenomeno non erano sufficienti si è scelta una forma di contrasto molto netta che noi abbiamo condiviso e sostenuto. Desidero esprimere il mio ringraziamento al Questore, alle Forze dell’ordine impegnate nel compito non semplice di far fronte a mille fuochi in continuo movimento sul territorio, ed anche ai vigili urbani che sono state sul terreno con la stessa forza e dispiegamento di energie. Desidero ringraziare la Coldiretti, la Confesercenti e la Confcommercio che da ieri sono intervenute perché i loro associati non si sentissero soli ed esposti alle intimidazioni ed hanno agito perché le loro attività tornassero alla normalità e se questa mattina i mercati sono aperti lo dobbiamo all’azione determinata di queste organizzazioni. Infine voglio ringraziare i tantissimi cittadini che in questi giorni così difficili no si sono lasciati intimidire e hanno sopportato l’accaduto con grandissima pazienza e forza e che hanno manifestato costantemente in tanti modi, come ieri sera davanti al Palazzo comunale, la loro indignazione e il sostegno all’azione delle Forze dell’ordine e dell’amministrazione comunale.
Credo che dobbiamo da un lato essere fermi nel contrastare ogni forma di interruzione della vita della città ed ogni danno ai cittadini. Così come è stato in questi giorni anche nei prossimi giorni la nostra azione sarà volta a garantire la vita della città e non sarà tollerato nessun atto che la sconvolga per altro verso poiché sappiamo che queste manifestazioni affondano le loro ragioni in un disagio sociale che è figlio della crisi siamo sollecitati a fare quanto necessario per interloquire e individuare le forme, per le possibilità che abbiamo, di dare delle risposte a questo disagio”.

Nella replica finale il Sindaco ha ribadito la consapevolezza del disagio all’origine delle manifestazioni di questi giorni, la fermezza nel non tollerare atti intimidatori e sconvolgimenti della vita dei cittadini e la disponibilità ad interloquire, qualora vi siano le sedi per farlo con gli attori della protesta. Fassino ha anche ricordato che nella valutazione dell’operato delle Forze dell’ordine occorre considerare la complessità della situazione che hanno fronteggiato, dovuta soprattutto alla molteplicità e simultaneità degli interventi , tale per cui ha ritenuto di chiedere al Ministro degli interni forze maggiori per arginare questi fenomeni ed ha rinnovato infine i suoi ringraziamenti ai Vigili Urbani, all’azienda Gtt e la propria solidarietà agli amministratori di tutte le altre città colpite.

Ufficio stampa del Consiglio comunale (S.L.)



Pubblicato il 12 Dicembre 2013

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