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Comunicato stampa

LA SALA ROSSA CONTRO LA LEGISLAZIONE OMOFOBA IN UGANDA

Un ordine del giorno approvato in Sala Rossa chiede l’intervento ufficiale delle autorità italiane, dal presidente della Repubblica ai due rami del Parlamento, per scongiurare l’adozione da parte dell’assemblea legislativa ugandese di un disegno di legge contro l’omosessualità.
Il documento chiede inoltre al Ministero degli Affari Esteri, tramite l’Ambasciata italiana in Uganda, di monitorare ed informare sullo stato di avanzamento di legge “Anti gay” mentre al Ministero dell’Interno, di tenere conto di quanto sta accadendo in Uganda nella valutazione dello status di Rifugiato rispetto a coloro che giungessero in Italia chiedendo protezione sulla base della discriminazionone legata all’orientamento sessuale.

L’Anti Homosexuality Bill, ripresentato ultimamente dal deputato David Bahati dopo essere stato bloccato nel 2009 dalle pressioni internazionali e dallo scioglimento del Parlamento di Kampala, prevede la reclusione da un minimo di 7 anni sino all’ergastolo per le persone omosessuali, con una norma che prevede inoltre fino a tre anni di carcere per chi non denuncia alle autorità i propri figli o pazienti omosessuali.
Contro questa normativa si è già espressa due volte l’assemblea di Strasburgo, nel 2009 e nel 2010. Alcuni Stati dell’Unione Europea hanno anche prospettato l’interruzione della cooperazione per lo sviluppo nel caso l’Uganda approvasse la proposta di legge discriminatoria.
Il documento votato oggi in Consiglio comunale ribadisce come l’orientamento sessuale rientri nella sfera del diritto individuale alla vita privata. “La tutela dei diritti fondamentali di lesbiche, gay, bisessuali e transessuali non può essere ritenuta un’imposizione di valori europei – si legge nel testo dell’ordine del giorno – ma deve essere piuttosto considerata una difesa ed una promozione dei diritti umani universali condivisi”.

C.R. - Ufficio stampa Consiglio comunale


Pubblicato il 15 Aprile 2013

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