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Comunicato stampa

TRATTA ESSERI UMANI: ELSA FORNERO IN COMMISSIONE ANTIMAFIA

Il ministro: “Torino laboratorio del sociale”

Questo pomeriggio, a Palazzo civico, la commissione Consiliare Speciale di promozione della cultura della legalità e di contrasto dei fenomeni mafiosi, presieduta da Roberto Tricarico, ha incontrato il ministro al Lavoro con delega alle Pari opportunità, Elsa Fornero.

All’ordine del giorno il tema legato alla tratta degli esseri umani, argomento che, nell’ambito della commissione, ha come referente la consigliera Federica Scanderebech.

Tricarico ha introdotto gli interventi ricostruendo le ragioni che hanno con decisione unanime indotto il Consiglio comunale a istituire la commissione, descrivendone l’articolazione organizzativa.

Il sindaco di Torino, Piero Fassino, ha sottolineato come l’incontro odierno sia particolarmente importante per la Città che, in questo modo, può conoscere gli indirizzi del Governo su questo tema e, di conseguenza, promuovere iniziative coerenti.

Il presidente del Consiglio comunale, Giovanni Maria Ferraris, a nome dalla Sala Rossa ha portato il saluto di tutti i Consiglieri comunali al ministro Fornero, ricordando il ruolo attivo dell’assemblea di Palazzo civico sul tema delle vittime di tratta. Nel contempo ha comunicato al ministro l’invito della Conferenza dei capigruppo per un incontro a Palazzo civico sulla questione Fiat.

La parola è quindi passata alle associazioni. Rosanna Paradiso presidente di Tampep (Transnational aids prevention among migrant prostitutes in Europe project) ha fatto il punto sul fenomeno della tratta di esseri umani, non solo in funzione della prostituzione ma anche dello sfruttamento in molti altri campi: industria, agricoltura, accattonaggio, commercio di organi, e dei meccanismi di violenza su cui si basa, sottolineando l’intreccio di questo fenomeno criminale con le attività di organizzazioni italiane di tipo mafioso.

Mirta Da Prà del gruppo Abele nel ricordare la peculiarità di Torino quale città all’avanguardia sul tema ha portato una serie di proposte al ministro Fornero. In prima battuta ha chiesto di definire con chiarezza le competenze di chi si occupa della tratta: “Manca una regia a livello nazionale che abbia anche il potere di chiedere fondi adeguati per affrontare la questione”. In questa definizione suggerisce di valutare il passaggio del tema della tratta a un ministero più “forte”, con portafoglio, come gli affari sociali-lavoro.

E poi inserire alcuni rappresentanti delle associazioni nella Commissione interministeriale articolo 13 e 18; lavorare per trasformare le iniziative da progetti a servizi; intervenire sui richiedenti asilo e vittime di tratta in modo integrato, specie nella gestione dei flussi migratori; individuare nuove opportunità da offrire alle persone comunitarie; ripristinare le postazioni locali del Numero Verde, riducendole a dieci; porre la massima attenzione allo sfruttamento sui posti di lavoro, data la gran quantità di lavoro sommerso; ideare forme di accesso al mercato del lavoro per donne migranti e italiane in situazione di vulnerabilità; usare i dati in possesso del dipartimento per le Pari Opportunità; coinvolgere il ministero della Pubblica Istruzione sui temi della prevenzione alla tratta degli esseri umani; considerare l’attività delle associazioni del privato sociale laico e cattolico istituendo un fondo da destinare agli enti locali destinato unicamente al co-finanziamento dei loro progetti.

Il sostituto procuratore di Torino, Stefano Castellani ha evidenziato come la legislazione italiana in merito alla tratta di esseri umani sia particolarmente avanzata. Questo ha permesso di vedere in aumento, dal 2003 ad oggi, il numero di indagini e di sentenze su questi reati. La Procura di Torino, ha affermato, si è organizzata con un pool di sei sostituti procuratori per dare risposte efficaci.

Ha sottolineato l’importanza del rapporto con i nuclei delle forze dell’ordine che si sono specializzate nelle indagini su questi temi. In particolare ha ricordato la collaborazione con la Polizia municipale, che ha messo a disposizione otto agenti.

Ha infine rimarcato la necessità per la Procura, di collaborare con le associazioni di volontariato che sono in grado di offrire assistenza morale durante le indagini, durante e dopo i processi.

I problemi, ha affermato, sono legati alla difficoltà di effettuare indagini nei Paesi d’origine e in quelli di transito.

Lucia Centillo, presidente della Commissione Servizi sociali, ha ricordato la gravità del fenomeno della violenza sulle donne che in Italia nel 2011 ha prodotto la morte di 127 vittime della violenza di genere ed ha sottolineato la sensibilità trasversale del consiglio comunale, testimoniata dall’esperienza che i consiglieri hanno fatto accompagnando l’unità di strada di Tampep nelle sue attività notturne di avvicinamento e presa di contatto con il mondo della prostituzione. Centillo ha consegnato a nome del Consiglio al ministro una richiesta di adesione dell’Italia alla convenzione di Istanbul. Sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, varata dal Consiglio d’Europa nel maggio del 2011 e già firmata da 21 Paesi europei.

L’assessore all’Assistenza Elide Tisi, sottolineando il valore del lavoro delle associazioni di volontariato, ha affermato come il tema della tratta di esseri umani rischi di passare in secondo piano, in un momento di poche risorse. Per questo, ha detto, è importante avere un preciso interlocutore a livello nazionale.

Maria Cristina Spinosa, assessore alle Pari opportunità, ha invece annunciato, per il prossimo 12 ottobre, la presentazione del comitato scientifico dell’osservatorio legato al tema della violenza sulle donne.

Il ministro Fornero durante il suo intervento conclusivo si è rammaricata di non aver potuto dedicare maggiore attenzione alle politiche per le pari opportunità nella fase del suo mandato in cui è stata maggiormente impegnata dalla riforma previdenziale e da quella del mercato del lavoro. Il ministro ha riconosciuto a Torino, dove è stata consigliera durante la giunta di Valentino Castellani, tra il 1993 ed il 1997, il ruolo di laboratorio avanzato delle politiche sociali, ha detto di riconoscere nella capacità torinese di non fermarsi alle buone norme ma di impegnarsi nel tradurle in pratica.

Fornero ha manifestato apprezzamento per le proposte del Gruppo Abele, dichiarando di non potere dare risposte precise ma ha promesso di avviare con l’incontro odierno, un percorso di collaborazione.

In ordine alle risorse finanziarie necessarie si è detta favorevole a sostenere pochi ma validi progetti mirati a fronte di una situazione in cui i fondi per le politiche sociali sono passati negli ultimi anni da un miliardo di euro a 10 milioni di euro.

A proposito della cnvenzione di Instanbul, il ministro ha detto di essere già impegnata a parlarne in sede governativa.

F.D'A. - S.L - R.T. - Ufficio stampa Consiglio comunale


Pubblicato il 17 Settembre 2012

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