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Comunicato stampa

IMU: IL DIBATTITO IN SALA ROSSA

Prevista per domani la votazione sulle delibere relative al regolamento sull’applicazione dell’Imu e sulle relative aliquote.
Oggi pomeriggio, dopo la relazione dell’assessore al Bilancio, Gianguido Passoni, si è svolto il dibattito.

Andrea Tronzano (PdL): Abbiamo tolto l’Ici quando governavamo oggi siamo contro l’Imu che, a livello nazionale, abbiamo votato a malincuore e con la speranza che la spending review consenta di abbandonarla dal prossimo anno.
Da uomo delle istituzioni consiglio di pagare l’Imu che rimane comunque una fregatura per i comuni e i cittadini. Per questo chiediamo un ricorso alla Corte Costituzionale attraverso l’avvocatura.
Abbiamo anche individuato priorità come la riduzione dell’aliquota al 2x1000 sulla prima casa e al 4x1000 per le case popolari e gli appartamenti ad affitto concordato, invece del 5,75 %. Di fronte ai rischi di disoccupazione per i 40.000 addetti del settore edile abbiamo anche chiesto l’applicazione dell’aliquota dello 0,38 % sugli alloggi di nuova costruzione invenduti negli ultimi tre anni. L’ammanco per l’Amministrazione sarebbe di circa 200.000, una cifra non troppo grande che può essere trovata altrove. A tale scopo ho presentato un ordine del giorno per chiedere al Sindaco di impegnarsi in tal senso.

Fabrizio Ricca (Lega nord): Sono fiero di appartenere ad un partito che quando governava ha abolito l’Ici, ed ha votato contro questa Imu che affama il popolo e che non è più la tassa federalista che avevamo previsto di portare a regime del 2014, che non aggravava gli oneri già previsti per l’Ici seconda casa e che portava denaro nelle casse del Comune.
Torino poteva fare di più, Milano ha scelto il 4x1000, Genova il 4,1X1000, facendo risparmiare molti soldi ai cittadini. Si potevano contenere le aliquote tagliando gli sprechi in questa capitale dell’indebitamento dove sono aumentati i trasporti pubblici, la Tarsu, la Cosap e anche l’addizionale comunale passata dallo 0,5% allo 0,8 %. Auspichiamo che le aliquote siano riviste nei prossimi mesi.

Vittorio Bertola (5 Stelle): L’IMU è una tassa iniqua perché colpisce le fasce più deboli. I nostri concittadini faticheranno a pagarla, nonostante alcune esenzioni, anche perché si somma ai tagli al welfare e all’assistenza comunali. Sarà difficile pagarla anche per l’ex classe media e per le piccole aziende. C’è poi un’iniquità specifica: il Comune fa da esattore per una tassa che per più della metà foraggia le casse dello Stato. La Città di Torino è piena di debiti e fatica a pagare gli stipendi, ma il Sindaco avrebbe dovuto impegnarsi a livello nazionale per ottenere agevolazioni per i più deboli. Noi abbiamo lavorato per proporre dei miglioramenti, in particolare per chi paga il mutuo per la prima casa e per le giovani coppie. Avremmo voluto anche esenzioni per i parenti fino al secondo grado che ricevono la casa in uso gratuito e che venisse applicata l’aliquota della prima casa a tutte le pertinenze dell’immobile utilizzate dal proprietario (soffitte, box, ecc.).

Maurizio Marrone (PdL): L’IMU è nata male, sta vivendo peggio e non so come finirà. Ha natura quasi usuraria: il cittadino ne paga una parte ora, ma non sa quanto dovrà versare in futuro. Il Comune di Torino, poi, non sembra preoccuparsi della recente ricerca Unimpresa, secondo cui il 40% dei contribuenti non ha pagata l’IMU e il 25% non si preoccuperà di pagarla. Il Centro-sinistra si è rifiutato di aprire il confronto. Sette Circoscrizioni su dieci non hanno manifestato il proprio parere: portiamo al voto una delibera che rischia di essere impugnata e annullata. Perché forzare i tempi di approvazione? Le riduzioni sono quasi inesistenti: vanno ampliate. A Torino l’aliquota della prima casa è altissima: 5,75 contro i 4,3 della media nazionale. È ingiusto tassare così pesantemente la prima casa.

Chiara Appendino (Movimento 5 stelle): Fa sorridere che definiate inaccettabile questa imposta mentre a livello nazionale nessuno intraprende un’iniziativa. Inaccettabile che ci si obblighi a discutere in 20 minuti 20 punti di provvedimenti così importanti. E’ offensivo che non si discutano i nostri emendamenti, tutti di merito, accorpandoli. Abbiamo presentato 15 emendamenti e due mozioni che descrivo per quanto mi è possibile. Abbiamo scoperto appartamenti nel medesimo immobile censiti erroneamente in modo diverso e perciò tassati in modo diverso: serviva un’iniziativa presso il catasto. E poi: l’iniquità di una detrazione per i figli maggiorenni dimoranti nell’abitazione principale che nel caso dei genitori separati favorisce il genitore coresidente a discapito dell’altro. Gli emendamenti che avevamo presentato e per i quali mi rimangono solo 4 minuti riguardano il nostro regolamento Imu,che confrontato con quello di altre città risulta migliorabile. Vorremmo per esempio che si facciano accertamenti sul valore reale degli immobili come risulta dai rogiti recenti per aggiornarlo.
Un altro riguarda l’impossibilità per i cittadini di compensare crediti fino a trenta euro detraendo la cifra da altre imposte. Infine chiedevamo che le aree coltivate ancorché censite come fabbricabili fossero ai fini dell’Imu assimilate alle altre aree agricole.

Federica Scanderebech (FLI): A nessuno fa piacere pagare tasse nuove e fare ulteriori sacrifici in questo periodo di crisi. Bisogna però essere responsabili e cercare di ripianare il bilancio dello Stato e del Comune di Torino. Sarebbe quindi inutile fare ostruzionismo, anche se il mio voto non sarà favorevole, perché nell’applicazione delle aliquote IMU non si tiene conto delle differenze di valore tra gli immobili che si trovano in zone degradate rispetto a quelli in zone di pregio, ad esempio. Infine, spero che quest’imposta possa essere una tantum.

Enzo Liardo (PdL): Il mio intervento è di solidarietà nei confronti della consigliera Appendino, che si è scontrata con le distorsioni di questa maggioranza. Almeno gli emendamenti di merito dovevano essere discussi. Invito Lo Russo e gli altri Capigruppo della maggioranza alla discussione e alla revisione di un regolamento non democratico.

Roberto Carbonero (Lega Nord): Provo amarezza nel constatare il vero e proprio muro di gomma da parte della giunta alle nostre proposte. Volevamo evitare di gravare ancora una volta i cittadini, considerata l’attuale situazione economica del Paese. In particolare abbiamo chiesto un coinvolgimento per questa nuova tassa degli istituti di credito, con i quali molti proprietari di abitazioni hanno contratto un mutuo. Mi auguro ci siano degli spiragli e delle modifiche quando si dovrà versare la seconda e la terza rata dell’Imu. Dobbiamo aiutare le giovani generazioni invece di bersagliare le classi più povere. Mi auguro, in definitiva, si possa alleggerire il carico del mutuo per i proprietari di abitazioni.

Roberto Tricarico (Partito Democratico): Manifesto il mio apprezzamento per il lavoro svolto dalla Giunta che assieme al Consiglio comunale ha evitato delle storture rilevanti. Infatti per le case di cooperative e gli immobili dell’Atc l’aliquota scende dal 6 al 5,75 per mille: la stessa aliquota delle abitazioni principali. E scende inoltre di quasi due punti, dal 7,5 al 5,75, per i contratti concordati.
Ora in caso di extra gettito dobbiamo ridurre ulteriormente le aliquote per l’edilizia sociale che il Governo avrebbe dovuto già in origine totalmente esentare.

Michele Curto (SEL): L'IMU è una tassa iniqua che distrugge l'idea stessa di feralismo municipale, non colpisce i grandi patrimoni e non è progressiva. E' stata decisa da un governo che definiamo di destra, più presentabile di quello precedente ma che ha compiuto scelte inaccettabili in fatto di lavoro, pensioni e fisco: deve andarsene a casa quanto prima! Il nostro compito è quello di cercare di garantire welfare e servizi in una situazione difficile, con dati inquietanti per l'economia, il lavoro, gli sfratti. Mantenere la coesione sociale è l'obiettivo principale, in questo senso vanno provvedimenti che abbiamo sostenuto, come l'aliquota ridotta per gli alloggi afitati a canone concordato e il fondo perequativo di 1 milione a sostegno delle fasce deboli, disoccupati anziani e cassintegrati.

Silvio Viale (Partito Democratico): La delibera applica le norme nazionali e lo fa cercando di ridurre al minimo il danno per i cittadini. E’ la migliore possibile in questo contesto.

Ufficio stampa Consiglio comunale


Pubblicato il 25 Giugno 2012

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