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Comunicato stampa

A 22 ANNI DALLA LEGGE SULLE AUTONOMIE LOCALI TORINO VUOLE LA CITTÀ METROPOLITANA

Il Consiglio comunale ha approvato con 22 voti favorevoli e due astensioni, una mozione presentata da Silvio Viale che impegna il Sindaco e la Giunta “ad attuare, nel più breve tempo possibile, tutti i passi formali possibili previsti dalla legislazione per giungere alla costituzione della Città Metropolitana di Torino, che rappresenta, a livello locale, uno degli strumenti più efficaci da attuare in termini di riorganizzazione e razionalizzazione della gestione e del Governo del territorio”.
A tal fine l’atto prevede un tavolo con Regione Piemonte, Provincia di Torino e tutti i Comuni confinanti con gli attuali limiti comunali della Città di Torino e di Comuni non confinanti, ma che “comunque sono evidentemente strettamente integrati all’area urbana torinese”.
A Sindaco e Giunta è richiesto anche di rappresentare ai Presidenti delle Camere e al Governo la necessità di dare attuazione, emanando le necessarie norme, all’articolo 114 della Costituzione, che, dalla riforma del suo Titolo V nel 2001, prevede l’istituzione della Città metropolitana.
Motivo dell’iniziativa è “riorganizzare tutti i servizi su area vasta, per incidere sulla spesa, ottimizzare l’efficienza e ridurre l’incidenza sul territorio delle società partecipate, delegate alla fornitura dei servizi suddetti, con accorpamenti che avrebbero l’effetto immediato di ridurre l’influenza deleteria del sottopotere politico e clientelare”.
La proposta di istituzione, ai sensi della legge 42/2009, spetta al Comune capoluogo e alla Provincia, congiuntamente tra loro o separatamente. Successivamente a tale proposta, spiega la mozione approvata: “si svolge un referendum confermativo indetto tra tutti i cittadini della Provincia interessata, previo parere della Regione. Dopo il referendum, l’istituzione della Città metropolitana è rimessa a decreti legislativi del Governo, che detteranno una disciplina di carattere provvisorio. I decreti istituiranno il Consiglio provvisorio della Città metropolitana, composto dai sindaci dei comuni e dal presidente della Provincia, e l’individuazione quali funzioni fondamentali della Città metropolitana, della pianificazione del territorio e delle rete infrastrutturali; del coordinamento della gestione dei servizi pubblici; della promozione e coordinamento dello sviluppo economico e sociale… Il Governo è delegato ad adottare entro 36 mesi dalla data di entrata in vigore della legge (entro il 21 maggio 2012) un decreto legislativo per l’istituzione delle città metropolitane”:
Sul ruolo attuale delle Province, la mozione afferma che “le Province attuali appaiono sempre più come un retaggio risorgimentale superato, le cui competenze, in assenza di un radicale riordino e accorpamento, possono essere pienamente assunte dalle Regioni, dai Consorzi di Comuni e dalle Città metropolitane”.
La Città metropolitana è stata per la prima volta individuata dalle legge n. 142 dell’8 giugno 1990 sul nuovo ordinamento degli Enti Locali, ma ad oggi non è mai stata istituita.
Il voto del documento è stato preceduto da un intervento del vicepresidente del Consiglio comunale e del sindaco:

Giulio Cesare Rattazzi (PD): Nella mozione viene citata la legislazione vigente riguardante le città metropolitane, in particolare la legge costituzionale del 2001 che ha modificato l’articolo 114 della Costituzione e con la Legge 42 del 2009 si dà mandato al Governo, entro 36 mesi dalla sua approvazione, di adottare un decreto legislativo per l’istituzione delle città metropolitane.
Oggi questo passo risulta indispensabile, in particolare a Torino, dove ogni riferimento sociale ed economico, va oltre gli attuali confini. E’ per questo che presentiamo questa mozione che postula quattro punti fondamentali: attuare, nel più breve tempo possibile, tutti i passi formali possibili previsti dalla legislazione per giungere alla costituzione della Città Metropolitana di Torino; convocare un tavolo di dialogo e confronto con la Regione Piemonte, la Provincia di Torino, i comuni confinanti e anche quelli non confinanti, ma strettamente legati alla realtà del capoluogo; sollecitare i Presidenti delle Camere per la calendarizzazione e la discussione di proposte di legge per attuare l’articolo 114 della Costituzione; rappresentare al Governo la necessità di promuovere un’azione per la realizzazione di tutte le città metropolitane.

Sindaco Piero Fassino: Ringrazio il Consiglio comunale per la mozione sull’area metropolitana e ne condivido lo spirito, le premesse e le quattro proposte delineate nella motivazione d’impegno.
Con i provvedimenti che il Governo Monti ha assunto e con l’attività di riordino preannunciata dal Governo, conosce un’accelerazione il tema dell’area metropolitana e della definizione dei suoi assetti.
La proposta dell’Anci è stata sottoposta al Governo nelle scorse settimane, chiedendo di inserire anche questo tema nell’agenda di confronto.
È inoltre in corso una discussione al Senato sul testo largamente condiviso della Carta delle Autonomie, che definisce le funzioni dei diversi livelli istituzionali, compresa l’area metropolitana.
Il tema ormai è all’ordine del giorno dell’agenda politico-istituzionale e l’avvio di questa iniziativa a Torino è quanto mai opportuno. Mi auguro che la mozione venga approvata con voto unanime.

Uffico stampa del Consiglio comunale (S.L.)


Pubblicato il 19 Marzo 2012

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