Sarà la Corte Costituzionale a pronunciarsi sulla firma digitale

Tramite un’Ordinanza emessa dal Tribunale di Civitavecchia, è stata sollevata davanti alla Corte Costituzionale la questione della preclusione per i cittadini con disabilità grave di sottoscrivere con firma digitale le liste elettorali nelle consultazioni regionali. A renderlo noto è stato Carlo Gentili, fratello di Marco, copresidente dell’Associazione Luca Coscioni, persona con la SLA (sclerosi laterale amiotrofica), che a causa della propria condizione, non può apporre una firma autografa. La sua volontà, quindi, di poter utilizzare la firma digitale per esercitare il diritto di sottoscrizione delle liste elettorali si è scontrata con l’impossibilità di farlo, secondo quanto previsto dalla legge, nonostante le evidenti implicazioni in termini di discriminazione e limitazione dei diritti fondamentali garantiti dalla Costituzione, tra cui il diritto di partecipazione politica attiva e passiva (articoli 48 e 49 della Costituzione stessa).

Assistito dunque dall’avvocato Fonderico, lo stesso Gentili ha fatto ricorso contro la norma di cui viene contestata la costituzionalità, ossia in particolare contro l’articolo 9 della Legge 108/68 e successive modifiche, ove fra l’altro si dispone che «la firma degli elettori deve avvenire su apposito modulo recante il contrassegno di lista, il nome e cognome, il luogo e la data di nascita dei candidati, nonché il nome, cognome, luogo e data di nascita del sottoscrittore e deve essere autenticata da uno dei soggetti di cui all’articolo 14 della legge 21 marzo 1990, n. 53; deve essere indicato il comune nelle cui liste l’elettore dichiara di essere iscritto».
A questo punto, il Tribunale di Civitavecchia ha riconosciuto la rilevanza e la non manifesta infondatezza della questione, decidendo di sospendere il giudizio in corso e di trasmettere gli atti alla Corte Costituzionale. «La questione sollevata – spiega Gentili – riguarda la possibile violazione degli articoli 2 (Diritti inviolabili dell’uomo), 3 (Principio di uguaglianza), 48 (Diritto di voto) e 49 (Diritto all’associazionismo politico) della Costituzione, derivante dalla preclusione della firma digitale nelle procedure elettorali per i cittadini con disabilità grave. Attendo con fiducia la decisione della Consulta, che auspico voglia riconoscere l’importanza di eliminare ogni forma di discriminazione, garantendo a tutti i cittadini, indipendentemente dalle loro condizioni fisiche, la piena partecipazione alla vita democratica».

«Riteniamo che la digitalizzazione dei processi elettorali rappresenti un’opportunità fondamentale per promuovere la partecipazione attiva di tutti i cittadini alla vita democratica – commentano Marco Cappato e Filomena Gallo, tesoriere e segretaria nazionale dell’Associazione Luca Coscioni -, anche in linea con i princìpi di inclusione e accessibilità. Come Eumans! e Associazione Coscioni abbiamo finora raccolto, ad oggi, 54.450 firme sull’appello per una piattaforma gratuita per la sottoscrizione digitale di referendum e liste per le elezioni. Speriamo dunque che la Consulta voglia cogliere questa occasione storica e rispondere positivamente alla questione posta da Carlo Gentili. È tempo, inoltre, che anche il Governo mantenga gli impegni sulla piattaforma pubblica per le sottoscrizioni digitali delle iniziative democratiche». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Fabio Miceli (fabio.miceli@associazionelucacoscioni.it).

Fonte: superando.it