Per la Cgia (Confederazione Generale Italiana degli Artigiani) gli istituti di Formazione Professionale sono punto di riferimento per le persone con disabilità

Foto Corridoio di una scuolaDall’ufficio studi della Cgia segnalano che, talvolta, l’abbandono scolastico può essere causato da una insoddisfazione per l’offerta formativa disponibile. In questo senso va sottolineato lo straordinario lavoro inclusivo svolto dagli istituti di Istruzione e Formazione Professionale.

Queste realtà sono diventate un punto di riferimento per gli allievi di nazionalità straniera, per quelli con disabilità e per gli studenti reduci da insuccessi scolastici precedenti. Scuole che spesso operano in aree caratterizzate da un forte degrado urbano e sociale che, grazie allo straordinario lavoro “antidispersivo” svolto, andrebbero sostenute con maggiori risorse di quante ne sono state messe a disposizione fino a ora.

LA SITUAZIONE PIÙ CRITICA INTERESSA IL SUD 

A livello territoriale sono le regioni del Sud che presentano i livelli di abbandono scolastico più elevati. Pertanto, dal confronto tra la dispersione scolastica e la “fuga di cervelli” è la Campania a presentare il gap più elevato (la prima è numericamente 16 più grande della seconda). Seguono la Puglia e la Sicilia con 14, e la Toscana e la Sardegna con 8.

SOLO SPAGNA E GERMANIA  PEGGIO DI NOI 

Sebbene la “fuga” dai banchi di scuola sia in calo in tutta Europa, tra i 20 Paesi dell’Eurozona nel 2022 l’Italia era al terzo posto per abbandono scolastico dei giovani tra i 18 e i 24 anni (11,5 per cento sulla popolazione corrispondente). Solo la Spagna (13,9 per cento) e la Germania (12,2 per cento) presentavano un risultato peggiore del nostro. La media dell’Area Euro era il 9,7 per cento. Conclude la nota dell’Ufficio Studi della Cgia.

Fonte: superabile.it