Torino, parte il centro nazionale per l’Intelligenza artificiale. La sede alle Ogr con 100 ricercatori

Immagine di Intelligenza ArtificialeDopo più di quattro anni di attesa, dall’annuncio in pompa magna nel settembre 2020 dell’ex sindaca Chiara Appendino, oggi comincia a prendere forma il «centro di ricerca sull’Ia» che il governo Conte aveva assegnato a Torino come «compensazione» per aver perso la sede del Tribunale Ue dei brevetti finita poi a Milano. Scritto il decreto-legge nel 2021, ci sono voluti altri tre anni per vedere approvato lo statuto, fresco di firma del sottosegretario di Stato Alfredo Mantovano.

Ora si prepara davvero a partire il «Centro italiano di ricerca per l’automotive», questo è il nome ufficiale della Fondazione Ai4Industry, anche se in si occuperà di intelligenza artificiale ad ampio raggio: auto e aerospace in primis, ma poi svolgerà attività di ricerca anche in altri ambiti, essendo la tecnologia trasversale e pervasiva in tutti i settori. La fondazione, che avrà sede a Torino, con ogni probabilità alle Ogr che sono in fase di espansione anche per superficie, impiegherà più di 100 ricercatori e avrà una dotazione di circa 20 milioni di euro l’anno.

Oggi il governo italiano, che farà parte della fondazione torinese attraverso i ministeri delle Imprese, della Ricerca e dell’Economia, ospita a Trento il G7 sull’intelligenza artificiale, il summit in cui, oltre all’evoluzione normativa dei robot che apprendono come gli umani, si parlerà anche delle strategie per lo sviluppo dell’Ia. L’Italia è rimasta a lungo fanalino di coda nella corsa alla prossima «Big Thing» della tecnologia, quell’Ia che cambierà il paradigma del lavoro, dell’impresa e del modo di vivere per buona parte del pianeta.

Il polo di ricerche torinese non intende «pareggiare i conti» con un settore dove già le grandi potenze, Usa e Cina, faticano a stare al passo con gli investimenti miliardari delle multinazionale hitech, ma cercherà di applicare le tecnologie alle filiere industriali. Quindi l’auto e l’aerospace, radicate sul territorio piemontese.

«L’Ia è una straordinaria opportunità per il territorio piemontese e italiano — conferma Marco Gay, presidente di Confindustria Piemonte e di Zest, la società che nascerà ad aprile dalla fusione di Digital Magics e Lventure, player di dimensione europeo che investirà in startup — partendo proprio dalla mobilità dell’aerospazio e dal valore aggiunto e dal valore aggiunto che può creare. Oggi il nostro territorio può essere protagonista di un’opportunità concreta di crescita».

La fondazione, si legge nella statuto, avrà «lo scopo di incrementare la ricerca scientifica e il trasferimento tecnologico e favorire la sua ricaduta positiva nell’ambito dell’industria e dei servizi». Nelle prossime settimane, oltre a identificare la sede, in pole position ci sono le Ogr in attesa della costruzione di una propria, dovrà essere scelto il presidente (nominato con decreto del presidente del Consiglio), procedura che inevitabilmente sta portando a un braccio di ferro tra i tanti attori coinvolti. Tra i nomi graditi al territorio c’è quello del rettore uscente del Politecnico Guido Saracco, ma non è l’unico. Poi ci sarà un bando internazionale per designare il direttore che rimarrà in carica per un triennio. Il comitato scientifico sarà ampio e formato da 15 membri scelti dal Consiglio di Sorveglianza (composto da 4 persone, il presidente più tre membri espressione dei tre ministeri) della fondazione tra esponenti di alta qualificazione del mondo scientifico e dell’automotive e dell’aerospace.

«Abbiamo atteso tanti anni, ora mi auguro che il centro per l’Ia possa diventare realtà al più presto — spiega Dario Gallina, presidente della Camera di Commercio — . Noi siamo pronti a lavorare come ecosistema dell’innovazione. L’Intelligenza artificiale è un finestra che si apre sul futuro dell’industria del territorio».

Fonte: corrieredellasera