La Regione Piemonte rivoluziona l’approccio alla disabilità con il progetto “Non c’è disabilità senza sguardo sulla disabilità”

di Coryse Farina Bouvet

Logo della Regione PiemontePiù consapevolezza, più formazione e più impegno: la Regione Piemonte, in collaborazione con l’Associazione Nuova Generazione per il Bene Comune, WeGlad e la CPD – Consulta per le Persone in Difficoltà, ha inaugurato il progetto “Non c’è disabilità senza sguardo sulla disabilità”. Un progetto pionieristico che segna un cambio di paradigma nella gestione delle tematiche legate alla disabilità.

L’iniziativa, finanziata attraverso il bando per il “Sostegno a progetti di rilevanza locale promossi da organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e fondazioni del Terzo Settore” della Regione Piemonte, e lanciata con il coinvolgimento dell’Assessorato alla Famiglia, Bambini, Casa, Benessere Animale, Pari Opportunità, Personale e Affari legali rappresenta un passo significativo per la Regione  che si posiziona prima in Italia nell’ adottare un approccio così completo e sistematico.

Il progetto si pone due obiettivi ambiziosi: la formazione di dipendenti del settore pubblico e la mappatura quanto più completa possibile della città di Torino, e perché no del Piemonte e dell’Italia intera.

Formazioni per lə dipendenti della Regione

Il primo dei due obiettivi è quello di creare una maggiore consapevolezza riguardo all’importanza dell’accessibilità. Si mira a formare non solo i dipendenti e le dipendenti della Regione Piemonte ma anche le amministratrici e gli amministratori pubblici, affinché ogni atto, tecnico, linguistico, giuridico o umano, tenga conto delle esigenze delle persone con disabilità.

La formazione pensata dal progetto “Non c’è disabilità senza sguardo sulla disabilità” sarà suddivisa in quattro incontri da un’ora l’uno che tratteranno i temi seguenti: evoluzione storica dell’approccio alla disabilità, terminologia non discriminatoria, disabilità ed esigenze, ausili, perché pensare a progettare for All, Disability Manager competenze e ambiti di intervento.

Il Mappathon

Il secondo obiettivo del progetto “Non c’è disabilità senza sguardo sulla disabilità” è quello di sensibilizzare sul valore dell’accessibilità e sull’importanza di contribuire al benessere della comunità attraverso la tecnologia. Per fare ciò i dipendenti e le dipendenti della Regione Piemonte iscrittə saranno chiamatə, a partire dal 1° marzo 2024, a mappare le barriere architettoniche che incontreranno nel loro percorso casa-lavoro attraverso l’applicazione WeGlad. L’azione, denominata Mappathon, mira a creare una fotografia istantanea dell’accessibilità delle strade e dei luoghi pubblici, identificando ogni possibile ostacolo, dalle buche ai gradini, dai terreni sconnessi ai passaggi stretti e alle scale. Il progetto non si limiterà alle strade e agli spazi urbani ma si estenderà anche ai luoghi pubblici o aperti al pubblico, nonché ai locali attualmente non censiti ma essenziali per garantire l’autonomia delle persone.

Insomma, una sfida coinvolgente per tuttə i partecipanti e le partecipanti che saranno invitatə a prendere consapevolezza della quantità di barriere presenti sul territorio e della necessità di fare qualcosa.

Inoltre, per rendere omaggio all’impegno e alla precisione nel segnalare le barriere, i migliori “mappatori” o le migliori “mappatrici” saranno premiatə in una cerimonia che si terrà a giugno presso la sede di 1 Caffè Onlus al Villino Caprifoglio.

Il Mappathon è solo uno degli eventi al cuore di un’iniziativa ben più grande che porta avanti da anni la startup WeGlad: quella di rendere le città più accessibili. L’applicazione omonima scaricabile gratuitamente su Android e iOS offre infatti la possibilità a tutti gli utilizzatori e le utilizzatrici di segnalare rampe ripide, buche, gradini, scale, terreni sconnessi, parcheggi abusivi, lavori in corso, ascensori stretti o non funzionanti in meno di qualche secondo; e consente invece a chi ha difficoltà di deambulazione di sapere in anticipo quali tratti sono inaccessibili e di modificare di conseguenza l’itinerario.