La FAND Piemonte chiede alla Regione maggior confronto e coinvolgimento nelle decisioni riguardanti la disabilità

di Marco Berton

Persona In carrozzinaDurante una delle ultime audizioni svolte in Commissione, la FAND (Federazione Associazioni Nazionali Disabili) Piemonte ha chiesto alla Regione un maggiore confronto nelle decisioni riguardanti la disabilità.

Più confronto e più coinvolgimento

Al tavolo regionale si è parlato, in generale, dello scarso coinvolgimento delle organizzazioni che si occupano dell’argomento su temi come il disability manager, la formazione e il lavoro: “Alcune criticità – hanno dichiarato in aula i rappresentanti della FAND – necessitano di soluzioni normative davvero efficaci, in particolare su lavoro, sanità e istruzione. Le leggi di riferimento spesso non vengono applicate, ad esempio quelle sull’accessibilità, sulla sicurezza, sull’inserimento lavorativo e sulla continuità formativa per gli insegnanti dedicati alle persone disabili”.

Difficoltà in ambito sanitario

Durante l’intervento, sono state anche ribadite notevoli difficoltà in ambito sanitario: “Esistono servizi – hanno proseguito – non garantiti a tutti e tutte, come la logopedia per bambini sordi senza impianto cocleare, con la burocrazia a compromettere la possibilità di usufruire dell’IVA al 4% o di ottenere il rinnovo per gli ausili; la nostra richiesta è quella di prevedere norme in grado di facilitare le procedure”.

Dalla FAND Piemonte, infine, hanno auspicato la necessità di modificare la legge 41 del 1987 sul finanziamento delle organizzazioni che svolgono attività a tutela dei cittadini disabili perché obsoleta e perché, al momento, i contributi regionali non garantiscono alle associazioni la possibilità di garantire i servizi offerti.

Dal Consiglio Regionale hanno ribadito la possibilità di fornire osservazioni su progetti e disegni di legge (oltre a quella di chiedere audizioni alle Commissioni competenti) utilizzando il link https://www.cr.piemonte.it/cms/consultazioni