Pazienti psichiatrici affidati a famiglie, Audizione in Commissione Sanità

di Fabio Rossignoli

La Commissione Sanità del Consiglio della Regione Piemonte torna sul tema degli affidamenti eterofamiliari di pazienti psichiatrici, più noto come IESA – Inserimento Eterofamiliare Supportato di Adulti, introdotto in Italia nel 1997 con lo scopo di restituire alla società quelle persone che, per disavventure clinico-esistenziali, si sono trovate a fare i conti con la sofferenza, spesso in condizioni di solitudine o in contesti residenziali inadeguati ed alienanti.
Gianfranco Aluffi, direttore scientifico del Servizio Iesa dell’Asl To3, ha fornito spunti interessanti circa la nuova proposta di legge allo scopo di fornire una norma quadro per il riconoscimento e la valorizzazione sull’intero territorio regionale dei
progetti di inserimento etero familiare supportato di adulti, individuando regole omogenee a livello tecnico e amministrativo.

“L’inserimento di pazienti psichiatrici in famiglie selezionate è un percorso con un’importante valenza terapeutica, riabilitativa e assistenziale” afferma “ma possiede anche un’evidente sostenibilità sociale ed economica”.

L’efficacia dell’inserimento eterofamiliare risulta essere ottima nel 97%-98% dei casi e “Il percorso di cure è individualizzato e concordato con il soggetto che è comunque assistito da operatori specializzati, reperibili h24. Ma in questo percorso di cura, che mira al recupero di abilità o alla produzione di nuove, è fondamentale la cultura dell’accoglienza che si vive in famiglia. Fra i benefici: riduzione del tasso di ricoveri annuali, miglior della qualità di vita, riduzione di ansiolitici. Inoltre è un approccio sostenibile anche economicamente, poiché il costo è in media un terzo del costo della presa in carico nelle strutture residenziali”.

Viene precisato che la spesa per inserimento in famiglia del paziente è sostenuta dall’Asl per quanto riguarda il costo dell’équipe di operatori, mentre è previsto un rimborso spese forfettario mensile alla famiglia
dall’ospite, eventualmente integrato dall’Asl in caso di difficoltà economiche dell’assistito.
Il servizio dell’Asl To3, avviato alla fine degli anni ’90 a seguito di alcune Dgr sperimentali, ha gestito 340 progetti e selezionato accuratamente 1.472 volontari abilitandone 254. Oggi sono 60 i progetti di cui 46 attivi e 14 in fase di avviamento che, aggiungendo quelli gestiti dall’Asl To4, l’unica altra Asl in Piemonte dove è presente il servizio Iesa, rappresentano un cospicuo numero sul totale dei circa 200 progetti in tutta Italia.