Assegno di inclusione 2024: le date dei primi pagamenti

Da gennaio al via l’assegno di inclusione: le date dei pagamenti a seconda della presentazione della domanda e della sottoscrizione del PAD (Patto di attivazione digitale)

Dal 1 gennaio 2024 parte l’Assegno di inclusione: la nuova misura che sostituisce, in parte, il Reddito di Cittadinanza. Come abbiamo avuto modo di riportare, è possibile presentare la domanda per l’Assegno di Inclusione dal 18 dicembre 2023; per poter accedere al beneficio, che prevede il possesso di una serie di requisiti), oltre a presentare la domanda ADI è necessario poi anche effettuare l’iscrizione al Sistema informativo di inclusione sociale e lavorativa (SIISL) e sottoscrivere il PAD (Patto di attivazione digitale) del nucleo familiare.

DATE PAGAMENTI ASSEGNO INCLUSIONE 2024
In base alla data di presentazione della domanda, l’INPS prevede un calendario per i pagamenti delle prestazioni: per le domande presentate entro gennaio 2024, con il Patto di attivazione (PAD) sottoscritto entro lo stesso mese e con esito positivo dell’istruttoria, l’erogazione potrà essere riconosciuta già da gennaio. Seguono poi altri scaglioni temporali. Vediamo di seguito quanto previsto dall’INPS per i pagamenti dell’assegno di inclusione 2024, come indicato dall’Istituto nella sua circolare del 3 gennaio 2024.
Da gennaio 2024 verranno avviate le verifiche sulle prime domande presentate per poter disporre i primi pagamenti. Pertanto per le domande presentate:
·        entro il 7 gennaio 2024,  con patto di attivazione digitale sottoscritto entro la medesima data  e con esito positivo dell’istruttoria: i pagamenti verranno disposti dal 26 gennaio 2024;
·        dopo il 7 gennaio e entro il 31 gennaio, con PAD sottoscritto entro il 31 gennaio 2024 ed esito positivo dell’istruttoria: il pagamento della mensilità di competenza di gennaio verrà disposto dal 15 febbraio; dal 27 febbraio   verrà pagato l’importo del mese corrente (febbraio); pertanto, il pagamento, sebbene avviato a febbraio, prevederà il riconoscimento anche della mensilità di gennaio;
·        dal mese di febbraio (e analogamente, per le domande presentate nei mesi successivi), il primo pagamento verrà disposto dal 15 del mese successivo a quello di sottoscrizione del patto di attivazione digitale; i successivi pagamenti, verranno disposti il giorno 27 del mese di competenza.

DATE DI SOTTOSCRIZIONE DEL PAD, RITARDI E PAGAMENTI ADI
Come sopra ricordato, oltre alla domanda di ADI è poi necessaria la sottoscrizione del Patto di attivazione digitale (PAD): se manca non viene erogata la prestazione, mentre se viene sottoscritto in ritardo, il riconoscimento del beneficio decorrerà solo dal mese successivo a quello di sottoscrizione. I richiedenti che non abbiano presentato il PAD stanno ricevendo dall’INPS un SMS per l’invio dello stesso.
Qui sotto, uno schema riassuntivo.

tabella pagamenti assegno inlcusione
Anche in caso di annullamento e nuova presentazione della domanda è richiesta una nuova sottoscrizione del Patto di attivazione digitale del nucleo.

GLI STEP DALLA DOMANDA ALL’EROGAZIONE
A seguito della verifica positiva della domanda di accesso all’ADI, i dati del nucleo verranno trasmessi ai Servizi Sociali: il nucleo familiare verrà quindi convocato per il primo appuntamento entro 120 giorni dalla sottoscrizione del PAD.
Anche in assenza di convocazione, il nucleo familiare dovrà, comunque, presentarsi presso i Servizi Sociali (entro lo stesso termine) e far registrare l’accesso nel Sistema informativo di inclusione sociale e lavorativa (SIISL) da parte dei Servizi Sociali. In caso contrario, il beneficio verrà sospeso sino a quando non risulterà effettuato l’accesso ai Servizi Sociali.

Successivamente, i nuclei familiari beneficiari dell’ADI dovranno presentarsi presso i Servizi Sociali ovvero presso i Centri per l’Impiego (se obbligati all’attivazione lavorativa), ogni novanta giorni, per attestare la prosecuzione del percorso di inclusione sociale e lavorativa. Sono esonerati da tale obbligo i componenti del nucleo familiare con disabilità, di età pari o superiore a sessant’anni o inseriti in percorsi di protezione relativi alla violenza di genere.

Fonte:  disabili.com