Il magico mondo dei suoni va in scena in una nuova serie inclusiva

Il  Cercasuoni ha una passione: raccogliere suoni e rumori della natura, per mixarli e creare delle bellissime musiche. La mattina si sveglia, indossa i suoi auricolari e inizia a sentire il mondo assieme alla sua amica talpa Mole. Si, perché si tratta di un bambino ipoacusico, parzialmente sordo. È lui il protagonista della nuova serie animata che andrà in onda su Rai Yoyo, una coproduzione tra la società torinese Enanimation e la britannica Eagle vs bat, realizzata per Rai kids e il canale inglese Itv. Una scelta che non si vede spesso in televisione: sebbene il Censis nella sua ultima ricerca stimi che più di un italiano su 10 (il 12,1%) soffra di problemi auditivi e l’Organizzazione mondiale della sanità-Oms conti che nel mondo le persone ipoacusiche siano circa 466 milioni, la disabilità acustica è ancora oggi scarsamente rappresentata nei media.

«La disabilità, nella serie, non è vista in modo abilista o retorico», dice Federica Maggio, produttrice, fondatrice e ceo di Enanimation. «Le caratteristiche di Cercasuoni sono semplicemente parte di lui. Si parla di una serie inclusiva, ma in senso diverso: lo è perché permette a tutti i bambini, non necessariamente ipoacusici, di vivere assieme al protagonista un’esperienza di attenzione alle piccole cose che di solito diamo per scontate, come il rumore della pioggia. È per questo che si tratta di una serie dal contenuto innovativo».

Ma Il Cercasuoni è innovativo anche da altri punti di vista, più legati all’aspetto creativo e artistico. Si tratta del primo prodotto seriale che unisce la puppet animation e il live action, quindi pupazzi in stop motion e riprese dal vivo, catturate in North Devon e in Cornovaglia. Lo studio che ha realizzato la puppet animation costituisce una collaborazione di prestigio: si tratta di Mackinnon & Saunders, famoso per aver lavorato per Tim Burton e per il film Pinocchio di Guillermo del Toro, per il quale hanno vinto il premio Oscar. «Abbiamo cercato di creare un mondo sostanzialmente realistico», continua Maggio, «in modo che il Cercasuoni fosse integrato perfettamente con la realtà, per da dare la sensazione ai piccoli spettatori di essere parte integrante della storia, come se potessero uscire a fare una passeggiata coi genitori, girare l’angolo e incontrare il protagonista. Si tratta di una sensazione davvero immersiva».

Un altro aspetto peculiare della serie è l’attenzione al suono, registrato in presa diretta nelle location delle riprese: per accentuare i cambiamenti audio sono state anche “esagerate” le differenze dei tre livelli di audio del protagonista. Per le musiche è stata coinvolta la compositrice e percussionista sorda Dame Evelyn Glennie, vincitrice di due Grammy Awards.

La cura del dettaglio non si è concentrata solo a livello tecnico, ma anche a livello di accuratezza scientifica. Proprio per fornire una visione inclusiva, positiva e valoriale e non abilista o retorica dell’ipoacusia, la produzione si è avvalsa della supervisione di consulenti di audiologia, come il dottor Edward Killan, professore associato della facoltà di medicina all’università di Leeds e dell’appoggio della British society of audiology.

La serie è composta da 60 episodi da cinque minuti ciascuno – per la regia di Chris Tichborne, affiancato da Andy Burnes e Barry Purves e da Lisa Arioli per Enanimation – ed è già in onda nel Regno Unito con la voce narrante di Kira Knightley. In Italia Il Cercasuoni è approdato oggi su Rai Yoyo e in boxset su Rayplay, con Carolina Crescentini come narratrice. «È stata un’attrice straordinaria, meravigliosa», conclude Maggio. «Il suo timbro vocale è veramente unico. Poi quando l’abbiamo sentita lavorare sul primo episodio abbiamo capito subito che era la persona giusta; era proprio innamorata del progetto e si è capito da quello che ha fatto».

Fomte: vita.it