Taranto si colora di “azzurro paralimpico” con il nuovo murales dedicato a Sabatini, Caironi e Contrafatto

di Marco Berton

Si è conclusa venerdì 17 novembre il Festival della Cultura Paralimpica, evento organizzato dal Comitato Italiano Paralimpico per promuovere un’evoluzione della cultura sulla disabilità attraverso testimonianze sportive e non solo. L’edizione di quest’anno si è svolta all’Arsenale Militare Marittimo di Taranto.

Tre icone sportive sui muri di Taranto

Nei quattro giorni di festival, oltre a decine di incontri, presentazioni e proiezioni, c’è stato tempo anche per alcuni momenti artistici: uno dei più importanti è stato sicuramente quello dell’inaugurazione di un murales dedicato alle campionesse di atletica Ambra Sabatini, Martina Caironi e Monica Contrafatto, protagoniste del podio tutto italiano nella finale dei 100 metri classe T63 alle Paralimpiadi estive di Tokyo 2020, nella posa da “Charlie’s Angels” che ha contribuito a renderle iconiche.

L’opera di street art

La città pugliese si è dunque colorata di “azzurro paralimpico”: l’opera è stata realizzata dallo street artist Rosk, nome d’arte di Giulio Gebbia, su iniziativa del CIP in collaborazione con il Comune di Taranto e si trova sulla parete di un edificio di Via Lago di Monticchio, nella periferia sud-est della città: “Le immagini – ha commentato il Presidente del Comitato Paralimpico Luca Pancalli – a volte sono più potenti delle parole: da Taranto abbiamo mandato un messaggio che promuove lo sport come straordinario strumento di inclusione. Quest’opera è un segno tangibile del nostro passaggio in una città che ci ha accolti con claore, interesse e curiosità; Ambra, Martina e Monica sono interpreti straordinarie dei valori del movimento paralimpico”.

Sintonia tra CIP e Comune di Taranto

L’opera è il frutto di una grande sintonia instaurata con l’amministrazione comunale locale: “Queste tre atlete meravigliose – ha dichiarato l’Assessore allo Sport Gianni Azzaro – saranno ambasciatrici della voglia di riscatto della città: il CIP, donando questo murales alla comunità, ha idealmente imboccato la strada della rigenerazione urbana che già da diversi anni stiamo percorrendo. Il paralimpiso è paradigma del concetto di resilienza, la stessa strada su cui abbiamo puntato immaginando lo sport come veicolo di buona economia e promozione del territorio”.