Di padre in figlio: con “All in rock” Alberto Bertoli porta la piena accessibilità ai concerti

di Marco Berton

Un’esperienza musicale totalmente accessibile a persone con qualunque tipologia di disabilità, come dovrebbe sempre essere: è questa la grande novità proposta da “All in rock – Concerto integrato”, andato in scena lo scorso 20 ottobre al PalaUnical di Mantova. L’evento è stato organizzato dall’Associazione Casa del Sole ONLUS in collaborazione con Alberto Bertoli, musicista figlio del grande cantautore e attivista per i diritti delle persone disabili Pierangelo, con la partecipazione di diversi artisti tra cui Enrico Ruggeri.

Per rendere l’evento davvero fruibile a tutti e tutte sono stati diversi accorgimenti – tecnologici e non – utilizzati: tra questi zaini vibranti per persone sorde, audioguide per persone con disabilità visive e zone chillout, oltre all’indispensabile presenza di performer LIS. A questo si è aggiunto un altro aspetto fondamentale per chi deve assistere a un concerto, ovvero quello dei posti in sala: in questo caso, sono state le stesse persone con disabilità a scegliere la posizione migliore in cui collocarsi insieme al loro accompagnatore o alla loro accompagnatrice.

Tra il pubblico di “All in rock” c’era anche la giornalista e attivista Valentina Tomirotti, che sulle colonne di Repubblica (qui) ha espresso il proprio parere in termini molto positivi: “Per una sera – si legge – siamo riusciti a cambiare la realtà: Bertoli ha portato a Mantova il primo grande concerto integrato, totalmente accessibile, con 1000 persone in platea e nessuna barriera strutturale o sensoriale; un’emozione unica riuscire nell’impresa di creare un evento inglobante e mai escludente, portando la musica di Bertoli con la speciale partecipazione di Ruggeri ad essere accompagnamento perfetto per questa bella pagina di inclusione onesta”.