La nuova Manica Lunga del Museo della Camera è più accessibile a persone cieche e ipovedenti

Foto del corridoio Manica Lunga di Camera più accessibile grazie al nuovo percorso multimedialeIl Museo della Camera rinnova lo spazio della Manica Lunga con un progetto unico in Italia grazie al sostengo del finanziamento dal Pnrr.

La nuova esposizione multimediale permanente “La storia della fotografia nelle tue mani” ripercorre le tappe fondamentali della storia della fotografia. Un percorso accessibile a tutti ma che si concentra sul rendere i contenuti disponibili per persone cieche o ipovedenti.

All’interno della Manica Lunga si sviluppa una lunga timeline, costruita attraverso pannelli, contenuti digitali, video, testi scritti.

Non delle fotografie appese alle pareti come in un’esposizione tradizionale, ma pannelli visivo-tattili realizzati grazie alla tecnica dell’adduzione, che consente una rappresentazione fedele dell’immagine ma anche la presenza di un rilievo in resina trasparente in corrispondenza dei tratti principali del soggetto.

Mostrare l’immagine da un punto di vista puramente visivo e, sullo stesso supporto, dare l’opportunità alle persone cieche o ipovedenti di esplorarlo tattilmente grazie ai rilievi in resina, consente di non creare proposte differenziate, e garantire una completa e omogenea incisività del messaggio. Ciascun pannello, corredato da didascalie in braille, è accompagnato anche da dettagliate descrizioni video in LIS (Lingua dei Segni Italiana).

L’evoluzione della fotografia nel tempo è raccontata attraverso una selezione di immagini che rappresentano i momenti più rilevanti di questa storia, toccando così i principali generi e modi attraverso cui la fotografia si è sviluppata in quasi due secoli, dal ritratto al reportage, dalla fotografia artistica a quella di moda, fino ad arrivare alle immagini prodotte dall’Intelligenza Artificiale.

Nel percorso sono presenti l’ironico ritratto della Contessa di Castiglione di Pierre-Louis Pierson, il celebre Pranzo in cima a un grattacielo di Charles C. Ebbets, la Madre Migrante di Dorothea Lange, l’onirica stanza popolata di pesci rossi di Sandy Skoglund, i primi passi sulla luna di Buzz Aldrin nell’iconico scatto di Neil Armstrong fino ad arrivare all’immagine fake di Papa Francesco in piumino Balenciaga di Pablo Xavier.

Per raccontare la storia della fotografia in modo completo nel percorso sono inseriti anche dei video, intervallati alle immagini, che raccontano il contesto storico e sociale, fruibili mediante schermi dotati di un sistema di amplificazione di ultima generazione che favorisce un audio puntuale non invasivo. Immagini e video sono allestiti mediante un sistema su binario affinché il percorso possa essere via via integrato con nuovi contenuti. Oltre alla mostra permanente, il progetto presenta  significativi interventi di rinnovamento degli spazi e dei flussi per eliminare le barriere architettoniche.

Il progetto architettonico è stato elaborato da Studio Ata e verrà completato in tutti i suoi elementi entro il 2023. La misura principale è costituita da un sistema di rampe che dal marciapiede esterno consente di raggiungere le sale delle mostre e degli altri servizi. Una nuova struttura per l’accoglienza, ancora più accessibile, fa da banco biglietteria e, sull’affaccio opposto, da punto di vendita per libri e merchandising; la libreria, tutta percorribile, è ricollocata in un ambiente più luminoso e arioso.

Il percorso di visita viene integrato da nuove sedute e da uno spazio raccolto e calmo, nella porzione finale della Manica Lunga, immaginato per leggere, consultare contenuti digitali tramite tablet, semplicemente sostare tra una mostra e l’altra o anche allattare. Per incrementare la percezione di benessere e migliorare la qualità dell’aria, sono allestite due aree verdi con essenze dedicate.

Fonte: torinoggi.it