La cabina telefonica rinasce: ora è un presidio multimediale

TORINO – Come la fenice, la cabina telefonica rinasce dalle sue ceneri. Nei mesi scorsi la Tim ha cominciato a smantellare le vecchie cabine, rese obsolete dalla diffusione dei telefoni cellulari. Ormai chi ha più in tasca gettoni o tessere telefoniche? Ma quest’operazione, che sembrava indolore, ha suscitato sorpresa e anche proteste. Per quanto le cabine italiane non fossero belle e caratteristiche come quelle tradizionali britanniche, contribuivano a dare identità ai luoghi. E poi, si è chiesto da più parti, perché non riciclarle in postazioni di emergenza e di pubblica utilità?

La risposta è stata elaborata dal Telecom Lab di Torino (il centro tecnologico sperimentale del gruppo Tim) e presentata nella Tech Week tenutasi alle Ogr di Torino.

Le nuove cabine digitali permetteranno di accedere in modalità touch screen a una vasta gamma di servizi e contenuti digitali. Per quanto riconoscibili a colpo d’occhio come cabine telefoniche, le postazioni “intelligenti” avranno un design completamente nuovo, dentro e fuori. Il groppo Tim le definisce “un presidio evoluto e inclusivo, con applicazioni sensoristiche che consentiranno anche alle persone con disabilità motorie, barriere linguistiche o visive di accedere alle informazioni e ai servizi digitali in modo personalizzato, semplice e veloce“.

Rappresenteranno per i cittadini stazioni digitali attraverso cui i servizi di infotainment, di ricarica degli smartphone, di pagamenti digitali e ticketing, e di chiamate gratuite verso numeri fissi e mobili nazionali. Inoltre, le cabine digitali rappresenteranno un presidio per la sicurezza di fronte a situazioni di potenziale rischio: con il tasto Women+ sarà possibile accedere in tempo reale a un servizio di allarme e assistenza.

Fonte: lastampa.it