Disabilità, il cane per assistenza non è riconosciuto dalla legge: un Odg per cambiare le cose

Mentre i cani guida per persone non vedenti o ipovedenti sono tutelati da una specifica Legge dello Stato, un disabile accompagnato da un cane per assistenza non ha il piacere di vedere il suo animale riconosciuto dalla legge.

Un divario da colmare 

Silvio Magliano, presidente del gruppo consiliare dei Moderati in Regione, ha presentato un Ordine del Giorno affinché sia colmato, sia a livello regionale che nazionale, questo divario.

Se il cane guida per persone disabili visive è riconosciuto e tutelato da una Legge dello Stato dal 1974, con la 37/74, è può quindi accedere in ogni luogo aperto al pubblico, lo stesso non succede al cane da assistenza, che pure è addestrato allo scopo di assistere e coaudiuvare la persona portatrice di disabilità.

Il contributo fondamentale di questi animali

“Il loro contributo è fondamentale – spiega – , eppure la Legge non li riconosce e non li tutela: sono i cani per assistenza. Tanti e diversi i loro compiti: alcuni sono addestrati per recuperare oggetti caduti, accendere e spegnere gli interruttori, aprire porte e chiudere cassetti”. Ma sono tanti gli esempi dell’aiuto che questi animali possono dare ai loro padroni che magari nel muoversi, nella loro quotidianità, incontrano non poche difficoltà.

Ci sono cani che assistono persone con disabilità uditiva, avvisano il padrone se squilla il telefono, se il bambino piange o chiama, se suona un allarme; altri ancora chiedono aiuto se la persona con diabete o epilessia ha bisogno di un intervento urgente, oppure assistono persone con autismo. Inoltre i cani d’allerta medica sono in grado di segnalare una crisi medica imminente e, in caso di necessità, avvisare altre persone.

“Sarebbe sufficiente  – prosegue Magliano – sostituire le parole ‘persona con disabilità o particolari patologie assistite da un cane a questo scopo addestrato’ alle parole ‘privo di vista’ al primo Comma dell’Articolo unico della Legge 37/1974 per estendere la normativa e colmare l’attuale divario”.

“Se approvato dall’Aula il mio atto di indirizzo – conclude Magliano – inserito all’ordine del giorno della seduta in corso del Consiglio Regionale, impegnerà la Giunta a promuovere tutte le iniziative necessarie affinché siano equiparati nella normativa, sia a livello regionale che nazionale, i cani d’assistenza per le persone con disabilità o particolari patologie e i cani d’allerta medica ai cani guida per le persone non vedenti e ipovedenti”.

Fonte: torinotoday