Le Regioni possono ora avviare progetti per chi soffre di cefalea cronica invalidante

Adesso le Regioni possono pubblicare progetti per migliorare la presa in carico dei cittadini che soffrono di forme invalidanti di cefalea cronica, malattia che l’Oms mette al secondo posto tra quelle che causano disabilità.

Arriva finalmente una legge che, riconoscendo in Italia la cefalea cronica invalidante come malattia sociale, potrà permettere a chi ne è colpito di seguire dei percorsi terapeutici ad hoc ed innovativi.
La cefalea cronica viene infatti posta dall’Oms al secondo posto fra tutte le malattie che causano disabilità ed è anzi la prima causa di disabilità in persone di età inferiore a cinquant’anni, facendo riferimento alle valutazioni del Global burden disease. Inoltre, secondo il parametro YLDs (Years lived with disability – anni vissuti con disabilità) la cefalea occupa il secondo posto, dopo la lombalgia, della classifica delle dieci malattie a più elevata disabilità nel mondo e in Italia, per tutte le classi di età ed in entrambi i sessi.

Adesso in Italia le Regioni potranno realizzare progetti che prevedano metodi innovativi di presa in carico delle persone che soffrono di cefalea primaria cronica.
I beneficiari dei progetti devono essere in possesso di una diagnosi di cefalea cronica da almeno un anno, effettuata da uno specialista del settore presso un centro accreditato per la diagnosi e la cura delle cefalee, che ne attesti l’effetto invalidante.

Fonte: superabile.it