Blocco diesel, F.I.S.H. Piemonte non ci sta: “Persone disabili discriminate, serve deroga per chi ha il permesso”

Logo CarrozzinaIn una lettera aperta alla Regione e alla Città di Torino, il presidente Pericle Farris espone anche i problemi legati ai Centri per l’Impiego e alla digitalizzazione.

Alcune iniziative, di fatto, determinano una palese discriminazione nei confronti delle persone con disabilità“: con questa premessa, esplicitata attraverso una lettera aperta indirizzata alla Regione Piemonte e alla Città di Torino, il presidente della F.I.S.H. – Federazione Italiana Superamento Handicap Piemonte Pericle Farris ha espresso diverse preoccupazioni su alcune tematiche di attualità, prima tra tutte il blocco dei diesel Euro 5, che ieri ha visto iniziare il confronto tra Governo e Regione.

Libera circolazione per chi ha il permesso

Le deroghe – dice Farris – riguardano solo il trasporto persone disabili per problemi sanitari, escludendo il fatto di poter avere una vita sociale. La soluzione sarebbe quella di consentire la viabilità ai possessori di permesso di libera circolazione. A tutt’oggi non è ancora stato convocato il Tavolo di co-programmazione e co-progettazione per stabilire una linea condivisa“.

La seconda problematica, invece, riguarda il mondo del lavoro e più precisamente i centri per l’impiego: “Sono stati rivisti – prosegue – i criteri per la formazione delle graduatorie senza organizzare alcun incontro durante gli appositi tavoli, ai quali non hanno mai partecipato gli assessori con delega al lavoro“.

Digitalizzazione e co-progettazione

La terza e ultima istanza riguarda la digitalizzazione: “Ci chiediamo – conclude Farris – per quale ragione, da parte di alcuni assessori della Regione, non vengano seguite le procedure concordate all’atto della costituzione del Tavolo di co-programmazione e co-progettazione. Forse non le condividono? Forse non le conoscono? Sicuramente non le applicano“.

La richiesta, infine, è quella di convocare urgentemente un incontro per affrontare tutte le questioni poste.

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Fonte: torinoggi.it