“5 Donne”, il film che parla di disabilità e vita indipendente

Foto del regista Michele PastrelloMichele Pastrello ha ideato e diretto, come regista, il progetto “5 Donne” che ha vinto l’Open Festival delle abilità differenti di Carpi. L’opera parla di disabilità e vita indipendente.

Michele Pastrello ha ideato e diretto, come regista, il progetto ‘5 Donne’ che ha vinto l’Open Festival delle abilità differenti di Carpi e ha avuto una menzione speciale al MeetFilmFestival di Anzio-Aprilia. L’opera parla di Silvia, Chiara, Franca, Noemi e Laura. Cinque donne appunto affette da disabilità e che però condividono un’abitazione, lavorano, cucinano, guardano la televisione, chiacchierano tra loro, cantano, discutono animatamente, trascorrono le giornate assaporando l’esperienza di autonomia della vita adulta. 

Il regista ai media ha sintetizzato in un passaggio così il suo lavoro: “Ho pensato che raccontare la loro vita indipendente non potesse essere null’altro che questo: mettere in immagini la quotidianità e il loro stare nella comunità, lasciando trasparire il legame che le unisce e che non ho potuto fare a meno di notare come sia molto fisico, affettivo. Questo non è un video sulla disabilità, ma un video con persone disabili. Non è neanche la loro storia, ma una fotografia della loro vita, che è uguale alla nostra: loro come noi”.

‘5 Donne’ vuole anche sdradicare un luogo comune e cioè che le persone con disabilità possono avere una vita da adulti, autodeterminata fatta di scelte, di successi, di insuccessi e di imprevisti di cui essere le protagoniste principali.  

Fonte: superabile.it