Il ministro Locatelli contro De Gregorio: “Imbarazzanti le sue parole sui disabili”

Ministra Alessandra LocatelliLa giornalista aveva scritto un articolo per stigmatizzare il comportamento di alcuni influencer: “In un tempo non così remoto sarebbero stati alle differenziali, seguiti da un’insegnante di sostegno che diceva loro vieni tesoro, sillabiamo insieme, pulisciti però prima la bocca”

“Ho letto uno sfogo abbastanza imbarazzante da parte di una nota giornalista. Purtroppo di sfoghi così, soprattutto con riferimenti al mondo delle disabilità, ne vedo e sento molti. Quest’ultimo immagino fosse un modo per attirare l’attenzione, forse perché oggi va più di moda urlare per farsi ascoltare, ma di certo non è un modo di esprimersi che condivido. Se lo scopo era quello di parlare dell’inciviltà dei ragazzi che hanno rovinato una statua per farsi un selfie, temo che l’obiettivo non sia stato raggiunto, mi pare anzi che la giornalista sia riuscita solo a far parlare della sua mediocrità. Persino le scuse non le sono riuscite bene tanto da non distinguere la filosofia delle parole da quello che invece è il rispetto per le persone”. Lo scrive su Facebook il ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli, in riferimento alle polemiche suscitate da un articolo su “la Repubblica” di Concita De Gregorio. “Non sono sorpresa, però, perché – osserva – purtroppo è da tempo, e chi mi conosce lo sa bene, che mi lamento della poca attenzione da parte di alcune persone che scrivono o vorrebbero scrivere di disabilità e di sociale, rispetto al linguaggio, perché sono in molti infatti ad esprimersi in modo inopportuno e invece potrebbero essere davvero tutti un veicolo straordinario per l’inclusione. Chi ha il potere di essere letto o ascoltato dovrebbe usare parole e concetti appropriati e anche gli sfoghi dovrebbero essere il frutto di una riflessione soprattutto quando quello che si scrive può orientare le persone”.

“Il problema, nel caso di questo articolo, ma anche di altri, è che, ancora una volta, la persona con disabilità o con una grave malattia viene paragonata ad aspetti negativi, ad una presupposta incapacità, e viene fatta emergere una sorta di inutilità, un lato triste e talvolta patetico e così chi parla e scrive finisce per farlo sulla base di gravi preconcetti, e in modo discriminatorio – aggiunge il ministro -. E soprattutto il salto di qualità, e di cultura, che il nostro Paese ha avviato subisce ogni giorno battute d’arresto e rallentamenti insopportabili, a causa anche di chi si esprime attraverso concetti che ci fanno sprofondare in un preistorico buco nero. Ma noi, che magari non abbiamo milioni di follower, ma siamo dotati di questa importante capacità di vedere negli altri il lato migliore, di riconoscerne i punti di forza, non dobbiamo e non possiamo cedere perché insieme possiamo fare sempre di più per incoraggiare tutti ad adottare un punto di vista differente, positivo e innovativo: dobbiamo reagire e dimostrare che ogni persona ha talenti e competenze da valorizzare, questa è la vera forza, il vero potere di cambiare il paradigma. Non abbiamo più tempo da perdere, dobbiamo promuovere questo nuovo modo di guardare gli altri e la capacità di offrire a tutti occasioni e opportunità. Le persone vogliono essere rispettate in quanto tali e noi, noi che ci crediamo, che lo sappiamo e ne siamo consapevoli, abbiamo il dovere di continuare e di trasmettere questo principio, senza sosta. Non bastano le mamme e i papà, le famiglie, non bastano le associazioni, non bastano i movimenti o il Ministro, le istituzioni, serve l’aiuto di tutti, è un’inversione di marcia e di coscienza da fare insieme e anche chi scrive sui giornali e parla in tv potrebbe davvero essere di grande aiuto e fare la differenza”, conclude Locatelli.

Fonte: agenzianova.com