Escursionismo oltre le vette

di Marco  Berton

Il 4 e il 5 agosto, sei persone con disabilità fisiche, intellettive e visive raggiungeranno il Rifugio Vaccarone, in Val di Susa, a quota 2747 metri

Sportdipiù, l’associazione fondata nel 2000 da Fabrizio Benintendi per promuovere la pratica sportiva tra le persone con disabilità, ha organizzato, in collaborazione con la sezione di Chiomonte del CAI Club Alpino Italiano, il Rifugio Vaccarone, il Comune di Giaglione e con il Comune francese di Bramans, “Escursionismo oltre le vette: una due giorni in alta Val di Susa.

Nella giornata di venerdì 4 agosto, una spedizione composta da atleti rappresentanti di  tre differenti tipologie di disabilità già tesserate per Sportdipiù (tutti accompagnati da guide certificate FISIP Federazione Italiana Sport Invernali Paralimpici) partirà dal Colle del Piccolo Moncenisio – e più precisamente dal Refuge du Petit Mont Cenis alle ore 7.30, dove avverrà uno scambio di gagliardetti tra Sportdipiù e i Comuni di Giaglione e Bramans – per raggiungere il Rifugio Vaccarone sulle Alpi Cozie, in Val di Susa, raggiungendo quota 2747 metri di altitudine. Una volta raggiunta la destinazione finale, dopo un’impegnativa salita di circa 5 ore, gli escursionisti ceneranno, pernotteranno e pranzeranno il giorno successivo al Rifugio, prima della discesa che li riporterà al punto di partenza.

I protagonisti saranno, in totale, sei: si tratta di Valter Durandetto e Riccardo Fontanot (disabilità fisico-motorie con guide Massimiliano Lanza e Cristina Massabò), Alessandra Broda e Marco Croce (disabilità visive “Blind B2” con guide Alessandro Battaglino, Daniela Gasparri e Raffaele La Placa), Francesco Faiella ed Esmeralda Lisci (disabilità intellettive con guide Roberto Fassina e Maurizio Palmisano).

L’intera esperienza, una delle prime nel suo genere, verrà documentata (anche mediante l’utilizzo di un drone) con l’obiettivo di realizzare un cortometraggio da utilizzare come materiale promozionale e illustrativo per raccontare il mondo della pratica sportiva  – anche competitiva – tra gli atleti disabili: «Il nostro obiettivo – spiega Roberto Fassina, capo spedizione dell’iniziativa – è quello di portare atleti con disabilità a fare una impegnativa esperienza di montagna consapevoli che dovranno essere affrontati e superati alcuni limiti. Credo poi che questa piccola impresa sia un messaggio per tutte le persone con disabilità: se vuoi puoi, lo slogan di Sportdipiù può e deve diventare uno stimolo per tutti».

Escursionismo oltre le vette” non potrebbe realizzarsi senza la preziosa collaborazione di tutti i partner: le spese di vitto e alloggio, infatti, verranno interamente offerte dal Rifugio Vaccarone con il sostegno del Comune di Giaglione. Alcuni volontari del Comune di Bramans, inoltre, accompagneranno la spedizione in fuoristrada dal punto di partenza iniziale fino al termine della strada sterrata in direzione del Col Clapier, mentre durante tutta la salita i volontari del CAI di Chiomonte “alleggeriranno” dei carichi da trasportare gli escursionisti nei tratti più impegnativi: «Ho proposto l’idea a Sportdipiù – dichiara il Andrea Santoro, gestore del rifugio osservando quello che l’associazione fa durante l’inverno sulle piste della Via Lattea. Sono convinto che, quando gli atleti arriveranno al Rifugio, potranno condividere con gli alpinisti presenti la loro esperienza e sapranno trasmettere tutta la forza e la potenza delle loro vite: una fonte di arricchimento per coloro che amano e frequentano la montagna».

Sportdipiù è un’associazione, nata a Torino nel 2000 su iniziativa dell’Avvocato Fabrizio Benintendi.    L’obiettivo principale dell’associazione è quello di incoraggiare e diffondere lo sport tra le persone disabili. Lo spirito che caratterizza l’Associazione è quello di vivere lo sport come strumento di integrazione e riabilitazione fisica e psicologica incoraggiando a fare nuove esperienze o a riprendere attività̀ che si ritenevano non più̀ praticabili. Il successivo momento competitivo, per raggiungere piccoli o grandi traguardi, vuole essere la dimostrazione che nello sport, come nella vita, le barriere si possono abbattere se si possiedono determinazione, passione, spirito di squadra e professionalità. Le attività sportive che gli associati possono praticare sono: curling, canottaggio, sci alpino, sci d’erba, sci nordico, para ice hockey, snowboard e tennis. Agonismo e competizione, aggregazione, divertimento, impegno, superamento di limiti e stereotipi legati alla disabilità: sono i principi fondanti e la mission dell’associazione che oggi conta più di 100 iscritti.