Le vacanze sono per tutti: i soggiorni marini per persone con disabilità

Sono ripartiti i soggiorni marini per le persone con disabilità, che rappresentano al tempo stesso un bel momento di svago e socializzazione – di grande valore formativo –  per chi vi partecipa, nonché un periodo di tregua dal lavoro di cura e  di riposo per le rispettive famiglie. La fotografia della situazione è stata illustrata durante la riunione della IV commissione Servizi sociali, presieduta da Vincenzo Camarda, alla quale ha preso parte l’assessore Jacopo Rosatelli.

Dopo le difficoltà incontrate nel periodo pandemico, i numeri sono tornati ai livelli precedenti: quest’anno saranno 1055 le persone di età superiore ai 16 anni e inserite nelle strutture gestite dal privato sociale convenzionato con la Città, a prendere parte ai soggiorni balneari sulla Riviera Adriatica. L’anno scorso erano state 865, con parecchie rinunce. Per il 2023, la Città di Torino ha stanziato su questi soggiorni circa due milioni di euro, contro i circa 1,6 milioni dell’anno scorso.  La prima comitiva è partita per le spiagge romagnole sabato scorso, e le partenze proseguiranno, a gruppi, sino al mese di settembre.

Ma oltre a queste 1055 persone, ce ne saranno altre 193, una trentina più dell’anno scorso, tutte frequentanti i Centri diurni gestiti direttamente dal Comune. Questa parte, sempre organizzata da Palazzo Civico, è pero finanziata dalle otto Circoscrizioni, con una spesa prevista di 295.000 euro.

La durata dei soggiorni varia da un minimo di  7 giorni per gli utenti dei Servizi residenziali ai un massimo di 14 giorni per le persone iscritte ai centri diurni, le cui famiglie necessitano ancora di più di un periodo di tregua.

Sono allo studio anche brevi soggiorni invernali, di 3-4 giorni, rivolti soprattutto agli utenti dei centri diurni.

Nel confronto  sviluppatosi nel corso della riunione, sono intervenuti Silvia Damilano, Caterina Greco e Angelo Catanzaro. Un rappresentante dell’UTIM, associazione che riunisce familiari di persone con disabilità intellettivi, ha deplorato le differenze nella durata dei periodi di soggiorno marino: un tema, questo, per il quale l’assessore ha dato disponibilità al confronto, esteso alle Circoscrizioni.

Fonte: comune.torino.it