Babalibri e Uovonero presentano Officina Babùk, la nuova casa editrice per libri in simboli

di Coryse Farina Bouvet

Lunedì 22 Maggio 2023, Francesca Archinto, Sante Bandirali, Elena Corniglia e Enza Crivelli hanno presentato al Salone Internazionale del Libro di Torino una nuova casa editrice, l’Officina Babùk.

Nata dalla collaborazione tra due case editrici già affermate sul mercato del libro Babalibri e Uovonero, l’Officina Babùk si concentra esclusivamente sulla pubblicazione di albi illustrati che hanno una particolarità: presentano il testo in simboli, secondo le tecniche della Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA).

L’idea di creare una casa editrice dedicata interamente ai libri in simboli nasce a seguito del grande successo ottenuto dalla collana intitolata I libri di Camilla e pubblicata da Uovonero. Questa Collana di Albi Modificati Inclusivi per Letture Liberamente Accessibili, proponendo in un formato comunicativo più accessibile albi illustrati già noti e apprezzati, ha infatti fatto aumentare la richiesta di libri con un testo a codice multiplo, verbale e iconografico.

L’Officina Babùk è dunque una risposta alla sempre crescente necessità di creare libri adatti a tutte e a tutti affinché anche i bambini e le bambine con difficoltà di lettura possano comprendere e apprezzare lo stesso libro dei loro compagni e compagne.

I libri Babùk sono identici agli originali nel prezzo di copertina, nel formato e nei materiali: sono infatti creati senza alterare l’equilibrio estetico fra testo e illustrazioni; l’unica differenza è rappresentata dal testo, ad alta leggibilità e arricchito dei simboli WLS (Widgit Literacy Symbols). Questi simboli, ampiamente utilizzati in molti paesi del mondo e tradotti in ben 17 lingue, sono stati realizzati con una grafica essenziale e progettati in modo che ognuno illustri un singolo concetto, evitando di aggiungere informazioni non necessarie. Inoltre mantengono una buona quota di coerenza simbolica e, per il modo in cui sono realizzati, possono essere combinati per andare a significare altro. Questo rende i simboli WLS uno strumento efficace per facilitare la comunicazione e la comprensione, specialmente per i bambini e le bambine che hanno difficoltà di lettura o una disabilità. 

Ogni pagina è dunque formata da illustrazioni, da un testo con parole scritte in stampatello e da simboli con la riquadratura in modo che la lettura possa essere scandita al meglio. 

«Quando i libri hanno queste caratteristiche, i bambini e le bambine che hanno maggiori difficoltà si riconoscono e vengono riconosciut* da* compagn* non solo come lettor* indipendenti, ma anche come lettor* degn*, che meritano il meglio di ciò che l’editoria ha da offrire» dice Elena Corniglia, esperta di libri accessibili di AREA Onlus.

Si tratta quindi di libri fatti per permettere la condivisione dell’esperienza della lettura, dei giochi e dei dialoghi che si creano. Libri che consentono ai bambini e alle bambine di farsi portatori di una modifica in positivo del contesto in cui sono inseriti. Il prossimo settembre Officina Babùk pubblicherà i primi tre volumi della collezione: Sedia blu, Mangerei volentieri un bambino e Papà isola. Mentre altri 8 volumi sono previsti per il 2024.