Claudia Maltese e Gresa Fazliu presentano “Decostruzione antiabilista. Percorsi di autoeducazione individuale e collettiva” al Salone del Libro

di Coryse Farina Bouvet

Scritto a quattro mani dalle autrici e attiviste Gresa Fazliu e Claudia Maltese, il saggio “Decostruzione antiabilista. Percorsi di autoeducazione individuale e collettiva” offre una visione critica e personale dell’abilismo, esplorando come le persone con disabilità siano spesso oggetto di discriminazione e pregiudizio.

Attraverso esperienze personali, storie e analisi approfondite, le autrici del libro mettono in luce l’esperienza quotidiana delle persone con disabilità svelando gli stereotipi che permeano la percezione comune. Esaminano le barriere sociali, culturali ed economiche che impediscono loro di godere pienamente dei loro diritti e di partecipare attivamente alla vita sociale, e propongono una riflessione critica sulla necessità di un cambiamento sociale, che ponga fine all’oppressione e promuova l’inclusione. Secondo le autrici, infatti, la disabilità deriva da una relazione distorta tra le persone con disabilità e la società, quindi, è chiara la necessità di trasformare questa relazione in modo collaborativo.

Il libro affronta numerosi argomenti, tra cui l’importanza delle comunità alleate, i problemi legati all'”inspiration porn” e al concetto del “supercrip“, l’accessibilità del web e dei social media, la rappresentazione delle persone con disabilità, le problematiche legate al binomio donna-disabilità, l’esperienza scolastica e la formazione, nonché la vita adulta con la sua sessualità e i desideri personali.

Quello però più importante, che è anche l’argomento che ha ispirato la stesura di un saggio antiabilista, è la questione dell’intersezionalità. Le persone con disabilità, infatti, non sono solo discriminate, ma fanno anche parte delle categorie discriminate più marginalizzate. Quando si considera l’intersezionalità nella prospettiva della disabilità, diventa chiaro che le persone con disabilità possono affrontare discriminazioni e ostacoli aggiuntivi a causa delle loro altre identità marginalizzate. Ad esempio, una persona con disabilità che appartiene anche a una minoranza etnica può essere soggetta a discriminazioni basate sulla razza e sulla disabilità contemporaneamente. L’idea di Claudia Maltese e Gresa Fazliu è dunque quella di portare al centro dell’attenzione gli individui con disabilità nella loro interezza, di autoaffermarsi e prendere parola in prima persona offrendo spunti per affrontare e superare l’abilismo e promuovendo l’uguaglianza, l’accessibilità e il rispetto per la diversità umana.

Attraverso una narrazione empatica e coinvolgente, il libro invita i lettori a riconsiderare le proprie concezioni sull’abilità e la disabilità, e a impegnarsi attivamente nella lotta contro l’abilismo.