Federico Batini presenta “La lettura ad alta voce condivisa. Un metodo in direzione dell’equità” al Salone del Libro

di Coryse Farina Bouvet

Scrittore ed insegnante di Pedagogia sperimentale, Metodologia della ricerca educativa e Metodi e tecniche della valutazione scolastica all’Università degli Studi di Perugia, Federico Batini ha presentato alla 35esima edizione del Salone Internazionale del libro di Torino il suo nuovo volume intitolato “La lettura ad alta voce condivisa. Un metodo in direzione dell’equità”. Uscito quest’anno, il libro si pone come obiettivo quello di promuovere un nuovo approccio ai libri: una didattica trasversale basata sulla lettura ad alta voce messa in pratica da insegnanti e che consiste nel leggere storie, racconti e romanzi ad un pubblico il più diversificato possibile che va dai bambini e le bambine dell’asilo agli studenti e le studentesse universitarie.

I benefici di questo metodo sono molteplici. La lettura ad alta voce condivisa:

  • Favorisce lo sviluppo delle abilità linguistiche e cognitive;
  • Stimola la fantasia e la creatività, incoraggiando l’immaginazione dei lettori;
  • Promuove il dialogo e la discussione all’interno del gruppo: dopo la lettura, i partecipanti possono condividere le proprie impressioni, fare domande e scambiare opinioni sul testo. Ciò favorisce l’interazione sociale, l’empatia e la comprensione degli altri punti di vista;
  • È un’opportunità per condividere storie ed emozioni con gli altri, creando un senso di connessione e di comunità;
  • Contribuisce a promuovere l’amore per la lettura e a incoraggiare le persone a esplorare nuovi generi letterari e autori: può essere ad esempio un’occasione per scoprire libri che altrimenti non si sarebbero considerati.

Questo volume esamina dunque, da diverse prospettive disciplinari, le caratteristiche essenziali di questo metodo di potenziamento, le teorie sottostanti, le modalità di applicazione e gli effetti sull’apprendimento, in relazione ad altri approcci significativi.

Inoltre, è importante ricordare che il libro non è basato semplicemente su studi teorici, ma su analisi concrete. Gli insegnanti e le insegnanti (circa 30 mila) che da tempo si servono della lettura ad alta voce condivisa per costruire i futuri lettori hanno infatti notato grandi differenze tra le classi che hanno avuto modo di testare il metodo e le altre. Gli effetti benefici sono dunque comprovati.

La lettura ad alta voce condivisa per le persone con disabilità

La lettura ad alta voce condivisa può essere estremamente benefica anche per le persone con disabilità. Questa pratica offre l’opportunità di godere dei benefici della lettura, anche per coloro che hanno difficoltà nell’accesso ai testi scritti. Per le persone con disabilità visiva, ad esempio, può consentire loro di immergersi nella trama e nei personaggi delle storie, ampliando la loro conoscenza e stimolando la fantasia. Per coloro che hanno difficoltà di comprensione può facilitare l’accesso ai contenuti. L’ascolto può favorire la comprensione del testo e consentire una partecipazione più attiva alle attività di gruppo, come discussioni o analisi del materiale letto. Essere coinvolti in un’attività di lettura condivisa può inoltre promuovere l’autostima, la partecipazione sociale e il senso di appartenenza.

Insomma, è arrivata l’ora di mettere da parte i vecchi metodi educativi e tentare nuovi approcci, poiché i benefici sembrano essere evidenti per chiunque.