L’accessibilità sbarca al Salone del Libro: creare eventi per tuttə con il vademecum dell’Agenda della Disabilità

di Marco Berton

È possibile creare eventi  che siano davvero per tuttə? Se ne è parlato ieri al Salone Internazionale del Libro di Torino durante l’incontro “Agenda della Disabilità, come creare eventi per tutti” organizzato dalla Consulta Persone in Difficoltà.

Il Vademecum Eventi per Tutti

Nell’occasione è stato presentato il “Vademecum Eventi per Tutti”, elaborato proprio dalla CPD con il supporto e la collaborazione della Fondazione CRT nell’ambito del progetto “Agenda della Disabilità”. Il documento, da quest’anno, verrà consegnato a tutte le organizzazioni vincitrici dei bandi aperti dalla fondazione bancaria: “L’Agenda della Disabilità – ha sottolineato la Responsabile Area Welfare Roberta Delbosco – è una piattaforma aperta su cui accogliere progetti e portare avanti riflessioni: in questi mesi ci siamo chiesti cosa fare di nuovo e innovativo per la società e abbiamo valutato che sull’accessibilità ci fosse ancora molto da fare; in questo percorso dobbiamo lavorare con il terzo settore, ma anche con il mondo del profit”.

Non solo accessibilità, ma anche fruibilità

Secondo la CPD, ci vorrebbe un cambio di prospettive: “Accessibilità – ha dichiarato il direttore Giovanni Ferrero – non significa solo poter entrare, ma anche poter partecipare agli eventi. Le persone con disabilità, purtroppo, vengono ancora viste come soggetti passivi: dobbiamo cambiare modo di pensare e darci da fare soprattutto in questo settore, non è facile ma lavorando tutti insieme è possibile”.

Sulla stessa lunghezza d’onda è stato anche l’influencer Cosmin Stoica, che per rendere l’idea ha fatto due esempi abbastanza significativi: “La terrazza di Palazzo Madama – ha commentato – è accessibile grazie all’ascensore del cantiere, ed è fruibile perché posso godermi il panorama come vorrei. La stessa cosa avviene allo stadio, dove i posti riservati alle persone con disabilità spesso non sono collocati più in alto rispetto al resto del pubblico con i relativi problemi di visibilità o dove agli spettatori con disabilità visive non viene fornita la radiocronaca della partita”.

Alcune realtà virtuose

Nel corso degli interventi, sono stati presentati anche due realtà virtuose. La prima è l’attività portata avanti dalla Fondazione Piemonte dal Vivo: “Abbiamo lavorato – ha affermato il presidente Matteo Negrin – sull’accessibilità a più livelli: non solo dal punto di vista degli spazi rimuovendo tutte le barriere di accesso nei confronti di chi deve accedere al palco o tra il pubblico, ma anche nella creazione stessa degli eventi. A proposito, ci stiamo muovendo per includere artisti disabili nel processo di creazione artistica”.

Il secondo riguarda il progetto “Città e cattedrali”, portato avanti proprio grazie a CRT: “In diversi luoghi – ha infine spiegato la Responsabile Area Arte e Cultura Stefania Serre – del panorama ecclesiastico di Piemonte e Valle d’Aosta è possibile accedere senza la presenza di un custode grazie a qr code scaricabili dall’apposita app, potendo poi usufruire di un percorso alla scoperta degli spazi accompagnati da luci e da una narrazione audio; prossimamente inseriremo anche dei pannelli multisensoriali”.