Non basta una settimana per quei progetti sull’autismo

«Chiediamo al Ministro della Salute una proroga per i termini di consegna da parte delle Regioni di quei progetti, perché una settimana non può bastare»: lo dicono dall’ANGSA (Associazione Nazionale Genitori di perSone con Autismo), a proposito della scadenza fissata per il 31 marzo dai Decreti pubblicati in Gazzetta Ufficiale che hanno sbloccato 77 milioni di euro relativi al Fondo per l’Autismo 2020-2021, riguardanti ricerca e progetti a favore delle persone con disturbo dello spettro autistico. Le Regioni, infatti, dovrebbero trasmettere i progetti entro la fine della prossima settimana.

«Questi Decreti erano da molto attesi, ma probabilmente per il lungo tempo intercorso tra la stesura di essi e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, vi si prescrive alle Regioni di trasmettere i progetti entro il 31 marzo prossimo, cioè tra una settimana. Ed è impossibile che questo accada»: lo dichiara in una nota Giovanni Marino, presidente nazionale dell’ANGSA (Associazione Nazionale Genitori di perSone con Autismo), dopo la pubblicazione del 21 marzo in Gazzetta Ufficiale dei due Decreti, prodotti dal Ministero della Salute rispettivamente il 24 gennaio scorso e il 6 febbraio, che hanno sbloccato 77 milioni di euro relativi al Fondo per l’Autismo 2020-2021, riguardanti ricerca e progetti a favore delle persone con disturbo dello spettro autistico e anche l’assunzione di personale nelle ASL.
Nello specifico, il primo Decreto impegna fondi del 2021 pari a 50 milioni, da ripartire alle Regioni, con 7 milioni e mezzo destinati a progetti di ricerca, 25 milioni all’incremento del personale del Servizio Sanitario Nazionale, 7 milioni e mezzo alla formazione e 10 milioni allo sviluppo della rete territoriale e di progetti di vita individualizzati.
Il secondo Decreto, invece, parla di 27 milioni con cui finanziare interventi e progetti regionali aggiuntivi, sempre  a favore delle persone con disturbo dello spettro autistico.

Come già sottolineato a suo tempo dall’ANGSA, «il limite maggiore di questi Decreti è quello relativo alle risorse per la ricerca, con il rischio di dispersione in ventidue “microstudi regionali”, di fatto inutili. In tal senso, va riconosciuto che l’articolo 3 del Decreto 6 febbraio 2023 suggerisce alla Regioni di seguire la via del coordinamento tra di loro nel predisporre linee di studi rigorose, indicando modalità operative puntuali».
Al momento, tuttavia, il problema principale è costituito, come detto inizialmente, dalla scadenza stabilita, rispetto alla quale il Presidente dell’ANGSA ricorda come «le Regioni abbiano concluso solo da pochi giorni la stesura dei piani relativi ai 100 milioni resi disponibili nell’ottobre scorso dal Decreto della Presidenza del Consiglio del 29 luglio 2022, “per finanziare interventi diretti a favorire iniziative dedicate alle persone con disturbo dello spettro autistico”. Le Regioni stesse, pertanto, sono attualmente in affanno e per questo invieremo oggi stesso una lettera al Ministro della Salute con la richiesta di una proroga per i termini di consegna».
«È necessario infatti – conclude Marino – dare un tempo congruo alle Istituzioni e alle Famiglie per elaborare piani ponderati e non buttati là in fretta con il rischio di sprechi. Questo vale soprattutto per l’individuazione delle linee di ricerca e l’attivazione del coordinamento tra Regioni, per altro suggerito nello stesso Decreto del 6 febbraio. Si tratta di una richiesta di buon senso e credo ci siano tutti gli spazi per accoglierla».

Fonte: superando.it