La ministra Locatelli: «Studenti, caregiver e autonomia, il Pnrr e la prossima Legge Delega daranno più dignità economica alla disabilità»

Ministra Alessandra LocatelliIl nostro blog InVisibili, ha il piacere di intervistare la Ministra della Disabilità Alessandra Locatelli, in forza alla Lega, già assessore lombardo alla Famiglia nella giunta Fontana. Ecco che cosa ci dice sul suo impegno come rappresentante del governo, nei confronti delle persone con disabilità.
A pochi mesi dall’inizio del suo mandato, come vede la situazione generale delle persone con disabilità in Italia?
«Se da un lato hanno acquisito negli ultimi anni una grande visibilità nei mezzi di comunicazione, gran parte dei problemi restano sempre gli stessi… In questi anni sono stati raggiunti obiettivi importanti, ma la strada da percorrere è certamente ancora lunga. Viviamo, però, un tempo di transizione e di cambiamento che ci consegna opportunità straordinarie che dobbiamo saper cogliere. Dal Pnnr alla legge delega sulla disabilità che attueremo pienamente nei prossimi mesi: abbiamo la possibilità di dare finalmente risposte concrete e di intercettare in modo più puntuale i bisogni delle persone con disabilità e delle loro famiglie».
Il 3 dicembre scorso, in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità, al Corriere della Sera lei ha dichiarato: «agire rapidamente per garantire la massima tutela alle famiglie che amano e curano i propri cari, tenendo in particolare considerazione i bambini e gli adolescenti che hanno il diritto di essere educati, istruiti e formati così da avviare un percorso di inclusione nella vita sociale e lavorativa». Dal punto di vista pratico, come intende concretizzare questa sua affermazione?
«A breve istituirò un tavolo di lavoro sul riconoscimento del caregiver familiare, perché le persone che amano e che curano i propri cari non continuino a rimanere invisibili. L’obiettivo è arrivare a un provvedimento condiviso che assicuri più servizi di sostegno e tutele fiscali, con una particolare attenzione ai caregiver familiari conviventi. Ritengo che per migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità e delle loro famiglie sia necessario partire dalla formazione, dall’inclusione lavorativa, dalla garanzia di una piena accessibilità universale e di un accompagnamento al durante e dopo di noi, nel rispetto del progetto di vita di ogni persona».
L’ultima manovra finanziaria ha stanziato cospicue somme di denaro a favore delle persone con disabilità, finalizzate all’abbattimento delle barriere architettoniche, a dare il reddito di cittadinanza alle famiglie poco abbienti con un componente disabile… Ci vuole raccontare più nei dettagli come intende ripartire questi fondi?
«L’attenzione del governo su questi temi è massima: in legge di bilancio abbiamo reso strutturale la maggiorazione dell’assegno unico per le famiglie che hanno un figlio con disabilità a carico, abbiamo preservato la possibilità di accedere al reddito di cittadinanza a quelle famiglie che hanno un familiare con disabilità, abbiamo approvato la proroga della detrazione al 75% sugli interventi di abbattimento delle barriere architettoniche fino al 2025 e la relativa semplificazione per l’approvazione degli interventi a livello condominiale. Abbiamo risolto, inoltre, un problema molto sentito dagli studenti con disabilità che non potevano beneficiare delle borse di studio che si cumulavano con la pensione e l’assegno di invalidità. Ho poi voluto istituire un Fondo per le Periferie Inclusive, di 10 milioni di euro, per poter sostenere le persone con disabilità che vivono in contesti disagiati. Tutta la manovra va nella direzione di sostenere le fasce più deboli. Abbiamo tracciato la strada e nei prossimi mesi continueremo in questa direzione».
Uno degli scopi più importanti è la possibilità da parte degli studenti con disabilità di poter accedere a borse di studio senza che gli vengano tolti la pensione o l’assegno di invalidità, ce ne può parlare?

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