Rossano Bartoli, un Commendatore “a servizio” delle persone sordocieche

Foto di Rossano BartoliIl Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha insignito Rossano Bartoli, presidente della Lega de Filo d’Oro, dell’onorificenza di Commendatore dell’Ordine “Al merito della Repubblica Italiana”. «Questo riconoscimento è segno anche di una grande considerazione nei confronti di tutta la Fondazione e delle tante persone che hanno lavorato e continuano a lavorare a favore delle persone sordocieche»

Il primo pensiero è sempre e comunque per la Lega del Filo d’Oro. Perché quella di Rossano Bartoli, osimano, 72 anni, oggi Commendatore dell’Ordine “Al merito della Repubblica Italiana”, è una lunga storia di appartenenza alla Lega del Filo d’Oro. Con la discrezione schiva che lo contraddistingue, Bartoli nel commentare la notizia ne estende il merito all’intera Fondazione, che da tanti anni lui rappresenta: «È un grande onore, che chiama ad una ancor maggiore responsabilità a continuare nell’impegno per l’ulteriore sviluppo dell’Ente. Questo importante riconoscimento è segno anche di una grande considerazione nei confronti della Lega del Filo d’Oro e delle tante persone che quotidianamente hanno lavorato e continuano a lavorare con passione e dedizione, a favore delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali».
Il cursus honorum di Bartoli è legato a doppio filo alla Lega del Filo d’Oro, la realtà nata nel 1964 per l’assistenza, l’educazione e la riabilitazione delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali. I sordociechi all’epoca erano “i grandi sconosciuti” e la loro condizione era considerata generalmente “troppo grave” per investirci tempo, sforzi e risorse. A seminare la consapevolezza che le cose fossero differenti fu Sabina Santilli, una donna sordocieca, che dopo aver rintracciato in tutta Italia diverse persone sordocieche e aver corrisposto con esse per posta, nel 1964 decise di creare un’associazione “apposta” per chi non vede e non sente.

Fonte: vita.it

(ca/la)