Decathlon, Aipd e Agpd lanciano la app per i lavoratori con sindrome di Down

Foto Lavoratori con sindrome di DownVideo tutorial, schede informative, abbecedari contenenti terminologie specifiche, calendario delle attività con allarmi annessi, funzioni per aiutare a scandire il tempo e i compiti da svolgere: c’è questo e molto altro, nella App “My personal trainer”, creata da Decathlon, Aipd e Agpd, sviluppata in Italia e premiata agli Innova Retail Award & Ki Best 2022: uno strumento inclusivo, che accompagna i dipendenti con sindrome di Down in un percorso di indipendenza e autonomia.

Un modello intuitivo, semplice, disegnato e sviluppato sulla base delle specifiche necessità delle persone con sindrome di down, per permettere loro di essere autonome e indipendenti nel posto di lavoro, ma non solo. La tecnologia alla base dell’App potrà essere utilizzata anche per aiutare i destinatari nella loro quotidianità. Un’innovazione frutto di un percorso avviato da Decathlon Italia nel 2017 al fianco di Aipd e di Agpd, per offrire tirocini a sportivi e sportive con disabilità cognitiva: ad oggi, Decathlon conta su tutto il territorio nazionale 42 collaboratori con trisomia 21, di cui 29 assunti stabilmente.

Per il suo carattere innovativo e inclusivo, e per la capacità di creare valore aggiunto, l’App è stata premiata come prima classificata in categoria e in assoluto agli Innova Retail Award & Ki Best 2022, un riconoscimento a testimonianza dell’impegno dell’azienda per rendere concretamente lo sport più accessibile a tutte e tutti.

“L’App My Personal Training rappresenta una tappa importante per rendere Decathlon Italia più inclusiva. Insieme ai nostri partner Aipd e Agpd ci siamo impegnati per sviluppare uno strumento che possa aiutare concretamente i nostri collaboratori e le nostre collaboratrici con sindrome di Down – dichiara Patrizia Brognoli, Diversity, Equity and Inclusion Manager presso Decathlon Italia – La tecnologia sviluppata con la nostra App potrà in futuro essere applicata per supportare altre persone con fragilità, un aspetto che sottolinea come questa innovazione sia parte di un percorso più ampio, che punta a rendere il nostro team sempre più inclusivo. In Decathlon abbiamo la convinzione che la diversità sia la chiave per creare ricchezza e possa innescare un cambiamento a beneficio di tutti e tutte”.

Dichiara Monica Berarducci, Responsabile dell’Osservatorio sul Mondo del Lavoro di Aipd nazionale: “La partnership con Decathlon evidenzia, ancora una volta, quanto un lavoro sinergico di aperta e costante collaborazione tra associazioni e imprese sia la chiave di successo per progetti e soluzioni non solo davvero inclusive, ma anche di largo respiro. Strumento pensato per agevolare l’apprendimento delle mansioni e l’accesso alla realtà lavorativa da parte di persone con la sindrome di Down, l’App My Personal Training sta mostrando la sua utilità e fruibilità anche per tirocinanti inesperti o con altre difficoltà: un aspetto su cui tutte le aziende che ancora pensano che un lavoratore con disabilità intellettiva sia “un carico” e non una risorsa dovrebbero riflettere. Un’azienda che si attiva per creare strumenti innovativi e si interfaccia con le associazioni in modo da farlo al meglio, è segno di un forte desiderio di inclusione e non discriminazione e del fatto che questo è sempre più possibile”.

Per Gianfranco Salbini, presidente Aipd nazionale, “un rapporto ormai consolidato e ben collaudato, in cui l’inclusività è una certezza. Siamo felici di collaborare come Aipd e fornire supporto a tutti gli attori coinvolti nel rapporto con le persone con sindrome di Down. Un gran bel numero di assunzioni dà fiducia, per una prospettiva di vita sempre più autonoma possibile”.

Soddisfatto anche Massimo Rota, responsabile area giovani adulti e area lavoro di Agpd: “La partecipazione al mondo del lavoro della persona con sindrome di Down richiede la capacità di attivare accomodamenti ragionevoli da parte dell’azienda. L’App My Personal Training non è solo uno strumento che facilita l’apprendimento delle mansioni da parte del tirocinante, ma un supporto a disposizione di tutto gruppo di lavoro per raggiungere l’obiettivo di ottenere inserimenti di successo partendo dalle risorse di tutti gli attori coinvolti. Per Agpd è fondamentale che i colleghi sappiano valorizzare la risorse della persona con sindrome di Down accompagnandola ad assumere e sviluppare competenze e responsabilità nel ruolo lavorativo sia nella fase iniziale che negli anni successivi”.

Fonte: redattoresociale.it

(ca/la)