Non un normale bastone bianco per ciechi, ma un vero concentrato di tecnologia

Visto dall’esterno può sembrare un normale bastone bianco per ciechi, ma in realtà è un vero e proprio concentrato di tecnologia, che consente a chi non vede di orientarsi meglio in città, essere guidato da una voce verso precisi punti di interesse e interagire con lo spazio circostante. Si chiama “LetiSmart” e verrà presentato per la prima volta a Torino il 6 ottobre, durante un evento cui parteciperà l’ideatore Marino Attini, promosso dall’UICI del capoluogo piemontese, che fin da subito ha sostenuto e promosso il progetto

Visto dall’esterno può sembrare un normale bastone bianco per ciechi, ma in realtà è un vero e proprio concentrato di tecnologia, che consente a chi non vede di orientarsi meglio in città, essere guidato da una voce verso precisi punti di interesse e interagire con lo spazio circostante.
Si chiama LetiSmart, strumento promettente e altamente innovativo, che verrà presentato per la prima volta a Torino il 6 ottobre prossimo (ore 9.30), durante un evento cui parteciperà l’ideatore Marino Attini, promosso con il sostegno dell’UICI Piemonte dall’UICI del capoluogo piemontese (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), che fin da subito ha sostenuto e promosso il progetto. 

Entrando nel “cuore” di Letismart, va detto trattarsi di un bastone bianco che integra al proprio interno due sistemi ad altissima tecnologia il primo dei quali, detto Voce, è un microcomputer del peso di pochi grammi, in grado di interagire con una rete di radiofari collocati nello spazio circostante. Grazie a questo sistema, una volta che la città si sia dotata della necessaria infrastruttura, il bastone bianco può fornire vocalmente tutta una serie di informazioni, utilissime per la mobilità, quali la collocazione di attraversamenti con semaforo sonoro, di esercizi commerciali o di altri punti di interesse, ma anche indicazioni sui mezzi pubblici in arrivo in una data fermata e moltissimo altro.
Il secondo sistema integrato in LetiSmart, detto Luce, è un segnalatore luminoso che si attiva in caso di scarsa visibilità, rendendo la persona cieca più visibile e quindi migliorandone la sicurezza.
Ideato, come detto, da Marino Attini, ricercatore in àmbito di informatica ed elettronica di consumo, il progetto è stato realizzato e sviluppato dall’azienda Scen, specializzata in microtecnologia, con l’UICI e l’IRIFOR (l’Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione della stessa UICI) quali partner attivi. 

«LetiSmart è un dispositivo innovativo – sottolineano dall’UICI di Torino -, perché condensa soluzioni altamente tecnologiche, senza però snaturare lo strumento bastone bianco che, proprio per le sue caratteristiche di forma, peso ed ergonomia, si rivela tuttora utilissimo. Inoltre è innovativo perché funziona in due direzioni: consente cioè a chi lo usa di ricevere informazioni, ma anche di interagire con lo spazio circostante, ad esempio attivando dei segnalatori acustici posti sulle porte di un tram o di un bus».
«Crediamo sia importante parlarne il più possibile – aggiungono dall’Associazione – perché, per funzionare al pieno delle proprie potenzialità, LetiSmart ha bisogno di una capillare rete infrastrutturale, il che implica il coinvolgimento e la sensibilizzazione delle amministrazioni locali, degli esercenti, delle imprese che gestiscono il trasporto pubblico e altri ancora. Testimonianze virtuose, in questo senso, esistono già: a Trieste, ad esempio, che è anche la città di Marino Attini, si è deciso di investire su questa tecnologia, equipaggiando la città con una rete di radiofari diffusi in moltissimi punti strategici (mezzi pubblici compresi). Il risultato è una mobilità autonoma molto più agevole per chi non vede».

L’incontro del 6 ottobre sarà aperto da una conferenza stampa (Sala Gonin della Stazione di Porta Nuova di Torino), durante la quale, dopo i saluti delle autorità, verrà illustrato nel dettaglio il funzionamento di LetiSmart. Successivamente, in Piazza Carlo Felice (ore 11), è prevista una dimostrazione pratica del dispositivo, grazie alla collaborazione di alcuni esercenti che hanno dato il consenso alla collocazione dei radiofari nei loro negozi. (S.B.) 

Per ogni ulteriore informazione e approfondimento: Ufficio Stampa UICI di Torino (Lorenzo Montanaro), ufficio.stampa@uictorino.it.

Fonte: superando.it