Piano nazionale per la non autosufficienza, risorse per 2,6 miliardi

Sabato 10 settembre ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlandoha firmato la proposta di Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che adotta il nuovo Piano nazionale per la non autosufficienza, relativo al triennio 2022-2024, stanziando complessivamente oltre 2,6 miliardi di euro. Il Piano individua lo sviluppo degli interventi ai fini della graduale attuazione dei livelli essenziali delle prestazioni sociali da garantire su tutto il territorio nazionale. Nello specifico, le risorse afferenti al Fondo per le non autosufficienze ammontano a: 822 milioni di euro per il 2022, 865,3 milioni di euro per il 2023, 913,6 milioni di euro per il 2024.

Lo rende noto il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Sono altresì finanziate azioni volte alla realizzazione dei progetti previsti dalle “Linee di indirizzo per Progetti di vita indipendente“, sulla base della programmazione regionale, per 183 ambiti coinvolti e un ammontare complessivo di risorse a livello nazionale pari a più di 14,6 milioni di euro per ciascun anno del triennio 2022-2024.

Infine, ai fini del rafforzamento dei PUA – Punti Unici di Accesso – sono previsti 20 milioni per il 2022 e 50 milioni di euro per ciascun anno del biennio 2023-2024, da destinare alle assunzioni di personale con professionalità sociale presso gli Ambiti Territoriali Sociali. Il Decreto è stato trasmesso per la firma alla Presidenza del Consiglio e ai Ministri Stefani, Speranza e Franco.

“Di politiche sociali e di sostegno ai non autosufficienti se ne parla poco, purtroppo, in queste settimane di campagna elettorale – ha scritto il ministro Orlando su Facebook. – Oggi però c’è una notizia importante, un obiettivo per il quale abbiamo lavorato a lungo in questi mesi, a partire dalla definizione dei livelli essenziali delle prestazioni sociali. Ho firmato la proposta di Dpcm che stanzia 2,6 miliardi di euro alle regioni per il Piano nazionale per la non autosufficienza. Si tratta di risorse e strumenti importanti per aiutare gli anziani, le persone più fragili e le loro famiglie che troppo spesso sono lasciate sole di fronte alle difficoltà. Una risposta concreta per contrastare le diseguaglianze e costruire un nuovo modello di welfare”.