L’influencer Domiziana Mecenate: “Su Tik Tok combatto i tabù sulla disabilità”

Per una giornata non si è data pace, Domiziana Mecenate, l’influencer – da un anno sulla sedia a rotelle – che utilizza i social per sensibilizzare i giovani su temi legati alla disabilità: “Tik Tok mi ha segnalato un video da 2 milioni di visualizzazioni, in cui c’erano solo foto di me all’ospedale e filmati mentre mi allenavo. La motivazione? Possibile abuso su minori. È assurdo che abbiano bloccato me che cerco di fare una divulgazione sana su argomenti delicati mentre danno spazio a contenuti pericolosi di ogni tipo”.

Domiziana, 20 anni, abita al Torrino e su Tik Tok ha 86 mila seguaci, con milioni di visualizzazioni ai suoi contenuti (oltre 7mila i follower su Instagram).

“Ho insistito e alla fine mi hanno dato ragione, il video è stato ripristinato”, aggiunge Domiziana. La sua vita è cambiata un anno fa, il 5 luglio 2021, per una caduta durante un esercizio di volteggio nella palestra Ginnastica Eur. Lesione midollare incompleta (C5 e C6), il terribile esito del referto. Diagnosi? Tetraplegia. Venne subito portata in elicottero al San Camillo, il giorno seguente ecco la sala operatoria. “Ho passato un mese lì, poi 10 mesi al Cto. Sono stata 317 giorni esatti in ospedale”, ricorda Domiziana, che lo scorso 18 maggio è finalmente tornata a casa.

“Nessuno mi ha detto che potrò tornare a camminare, ma la speranza c’è sempre. Mi avevano anche anticipato che non sarei riuscita a muovere le braccia, invece le utilizzo. E anche qualche movimento con le gambe riesco a fare”. Tra un’operazione e la riabilitazione, in ospedale ha cominciato a fare i primi video sui social. “Non mi ero mai esposta, ma ho avuto subito un feedback incredibile: tanti adolescenti mi facevano domande. Ho capito che c’è molta ignoranza su determinati argomenti, soprattutto legati alla disabilità, così mi sono detta: “Quasi quasi comincio a parlarne più spesso per aumentare la conoscenza a riguardo”. Mi piace fare informazione, mi disturba se le persone credono che io abbia finito di vivere. Non è così”.

Domiziana è diventata un punto di riferimento, un esempio motivazionale visto che è fidanzata, studia (ingegneria elettronica a Roma Tre, terzo anno) e vuole riprendere a fare sport. “Mi arrivano messaggi di persone che hanno problemi simili, ma anche di chi ha disturbi alimentari o che sta affrontando un duro percorso riabilitativo”.

Tantissime le domanda che riceve, da quelle più banali ad alcune più specifiche, per esempio sul rapporto tra disabilità e sessualità. Su questo tema ha dedicato anche un video su Tik Tok da mezzo milione di visualizzazioni: “La gente pensa sia un tabù ma non è così. Io sono fidanzata da 3 anni e la mia condizione non è un limite a nulla”.

Nei suoi piani c’è anche la creazione di una rubrica social delle barriere architettoniche che rendono difficile la vita a persone sulla sedia a rotelle. “A vent’anni non posso fare l’aperitivo con gli amici dove voglio. Per esempio all’Eur ci sono zone senza rampe: o vengo aiutata o rimango sulla strada. E anche alcuni studi medici presentano delle difficoltà. L’altro giorno non riuscivo a salire su un letto, era troppo alto. Per non parlare delle spiagge, sono pochissime quelle realmente attrezzate”, spiega Domiziana, che non si capacita di come “nel 2022 una persona con disabilità debba ancora lottare per poter vivere in serenità, senza dover combattere quotidianamente con le barriere architettoniche”. Che sono delle forme di discriminazione, da combattere e denunciare con ogni mezzo: anche i social, un’arma molto potente.

Fonte: larepubblica.it