Arriva anche in Piemonte Be, la nuova TV online dedicata a sport e disabilità

Gli sportivi con disabilità che “fanno notizia” sono pochi e troppo spesso relegati in qualche trafiletto, eccezion fatta durante eventi planetari come le Paralimpiadi: è per colmare questa grande lacuna mediatica che è nata Be, la prima TV interamente dedicata a questo mondo.

Spazio alle piccole realtà

Il progetto, presentato giovedì anche a Torino, è realizzato da Mediasport Group in collaborazione con Osservatorio Italiano Non Profit e punta a mettere in luce le realtà territoriali lontane dai riflettori dei media tradizionali: “Non vogliamo parlare solo dei grandi campioni – dichiara la segretaria di OINP Katia Arrighi – ma dare visibilità al mondo sportivo fatto di piccole associazioni. Dopo il Lazio e il Piemonte, toccheremo anche Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna“.

Il nostro osservatorio – aggiunge il presidente Antonello Calabrese – è attivo sulle realtà del terzo settore: grazie a Be Tv, chi vorrà presentarsi potrà farlo gratuitamente”.

Come funziona

Be è già attiva e visibile sul sito web www.be-tv.eu grazie ad alcune collaborazioni stipulate nei mesi scorsi, prevedendo una programmazione giornaliera sullo stile dei canali tematici in onda 24 ore su 24 e on demand: i contenuti più interessanti vengono anche trasmessi sui canali satellitari del gruppo disponibili su Sky, Tivùsat, digitale terrestre e piattaforma interattiva MS+ (canale 402 MS SPORT): “I contenuti – spiega il direttore generale di Mediasport Roberto Brusati – verranno realizzati direttamente dalle organizzazioni interessate, che potranno inviarli all’indirizzo e-mail produzione.betv@gmail.com”.

Il consenso delle istituzioni

L’iniziativa ha ottenuto il patrocinio di diverse realtà istituzionali e legate al mondo dello sport praticato da persone con disabilità tra cui la Regione Piemonte e il Comitato Italiano Paralimpico: “Sport – sottolinea l’assessora Vittoria Poggio – significa turismo e noi siamo sempre al lavoro sull’accessibilità”.

È importante – commenta invece la presidente del CIP Piemonte Silvia Bruno – dare voce alle associazioni sportive che con fatica portano avanti la propria attività e non hanno la possibilità di comunicare”.

Fonte: torinoggi