Torino, la Fondazione Paideia lancia il bike sharing per bimbi disabili

Foto di parco giochiQuattordici mezzi, tutti diversi e studiati per rispondere alle diverse esigenze, saranno a disposizione su prenotazione.

A Torino nasce il bike sharing accessibile dedicato ai bambini disabili: sarà un servizio gratuito offerto dalla Fondazione Paideia, da trent’anni attiva nel capoluogo piemontese per supportare le famiglie con bambini o ragazzi con disabilità. Quattordici mezzi, tutti diversi e studiati per rispondere alle diverse esigenze, saranno a disposizione su prenotazione. Ci saranno bici che hanno davanti una postazione tipo carrozzella che può essere staccata dal mezzo se si vuole portare il bambino in un bar o in un dehors, e altre che hanno lo spazio per alloggiare la carrozzella. Ma anche piccole bici con ruotine particolarmente sicure per insegnare ai piccoli con handicap ad andare in bicicletta da soli.
Le parole del sindaco
L’iniziativa, che rientra nei progetti per lo sport della Fondazione, è stata presentata oggi alla presenza del sindaco di Torino, Stefano Lo Russo. «In questo progetto – ha detto Lo Russo – apprezzo molto l’elemento di cura delle relazioni sociali. La solitudine è tema delicato, che riguarda tutti gli strati sociali. La pandemia ha portato tante cose brutte, fra cui una sensazione di frammentazione e isolamento. Alle istituzioni compete far tornare i torinesi consapevoli di non essere soli e di poter chiedere aiuto. Rendere la pratica sportiva accessibile a tutti qualifica questo progetto, che la Città condivide pienamente».
I numeri della Fondazione
La Fondazione Paideia, hanno sottolineato il segretario generale Fabrizio Serra e la responsabile delle attività sportive Elena Grosso, segue attualmente circa 700 nuclei familiari che hanno bambini con disabilità. Nel centro, hanno sottolineato, c’è anche una piccola piscina che non ha scopo fisioterapico ma ricreativo. Con il progetto “Tutti in sella”, l’obiettivo è insieme sportivo e ludico: far stare genitori, fratelli e sorelle tutti insieme per vivere una esperienza di benessere.

Fonte: lastampa.it

(la)