Dal 1 marzo, con l’entrata in vigore dell’assegno unico universale per i figli, introdotto dall’art. 3 della legge n. 46/2021 vengono soppresse o modificate alcune altre misure di sostegno alla famiglia. Vediamo cosa cambia per le detrazioni, in particolare in riferimento ai figli con disabilità
Manca ormai pochissimo all’entrata in vigore dell’assegno unico universale per i figli, che dal 1 marzo diventerà operativo a tutti gli effetti, e che è richiedibile già da gennaio.
Ricordiamo che l’assegno unico universale è una misura indipendentemente dalla condizione lavorativa dei genitori (lavoratori dipendenti, lavoratori autonomi, pensionati, non occupati, disoccupati, percettori di reddito di cittadinanza) che prevede un contributo per tutte le famiglie nelle quali ci siano figli a carico, indipendentemente dal reddito, il quale pesa (tramite l’ISEE) solo sulla entità della cifra erogata, ma che non ne condizione l’erogazione la quale è, appunto, prevista per tutti coloro che abbiano figli a carico fino alla maggiore età o, in presenza di determinate condizioni, fino ai 21 anni.
Per i figli con disabilità cade il requisito dei 21 anni di età: se il figlio con disabilità è a carico, si continua a percepire l’assegno senza limiti di età per lo stesso.
Entità dell’assegno
All’aumentare dell’ISEE andrà a diminuire la cifra erogata, ma per tutti è prevista almeno una cifra di base, anche senza la presentazione dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente. L’importo mensile va da un massimo di 175 euro a figlio per chi ha un ISEE inferiore a 15mila euro a un minimo di 50 euro a figlio per tutte le famiglie con ISEE pari o sopra i 40mila euro oppure che non presentano l’ISEE. Il contributo viene erogato da INPS sull’ iban indicato dal richiedente.
Qui il nostro focus su assegno unico figli disabili, con cifre, requisiti e modalità di presentazione della domanda.
Le misure che verranno sospese
L’assegno universale per i figli nasce in particolare per convogliare sotto un unico contributo tutte le misure di sostegno alle famiglie con figli a carico, le quali dal 1 marzo 2022 verranno, pertanto, assorbite da questo nuovo contributo alle famiglie. A partire dal mese di marzo cesseranno le prestazioni di questo tipo erogate in busta paga. Ad essere soppressi saranno:
· Assegni per il nucleo familiare;
· Assegni per il nucleo familiare con almeno tre figli minori;
· Bonus bebè;
· Premio alla nascita;
· Detrazioni IRPEF di cui all’art. 12 del TUIR.
Detrazioni IRPEF per figli a carico
Tra le misure che scompariranno o cambieranno con l’entrata in vigore dell’assegno universale troviamo, appunto, anche le detrazioni IRPEF per figli fiscalmente a carico (art. 12 del TUIR): a partire da marzo tali detrazioni per i figli fino a 21 anni verranno poi assorbite dall’assegno unico. Le detrazioni per figli a carico rimarranno per i figli di età pari o superiore a 21 anni.
Inoltre vengono abrogate le maggiorazioni delle detrazioni fiscali per figli minori di tre anni, per figli con disabilità, per le famiglie con più di tre figli a carico nonché l’ulteriore detrazione fiscale di 1.200 euro per le famiglie numerose prevista dal comma 1-bis) dell’articolo 12.
Per i figli con disabilità di età pari o superiore a 21 anni le detrazioni fiscali sono cumulabili con l’assegno unico e universale eventualmente percepito.
Troviamo tale specifica anche nella Circolare n. 4/E del 18 febbraio 2022 della Agenzia delle Entrate, che recita così: Ai sensi del combinato disposto degli articoli 12 del TUIR e 2, comma 1, lettera c), del d.lgs. n. 230 del 2021, per i figli disabili di età pari o superiore a 21 anni le detrazioni fiscali di cui al citato articolo 12 sono cumulabili con l’AUU eventualmente percepito33 . Cfr. circolare dell’INPS n. 23 del 2022.
Detrazioni sulle spese per familiari a carico
Rimangono per tutti le detrazioni in dichiarazione dei redditi delle spese sostenute per familiari a carico: si potrà quindi sempre portare in detrazione le spese mediche e sanitarie, l’abbonamento al trasporto pubblico e le spese di iscrizione scolastiche, come prima.
Fonte: disabili.com