VILLA DELLA REGINA

Informazioni e prenotazioni:
I gruppi scolastici entrano a Villa della Regina gratuitamente, previa prenotazione via mail all’indirizzo:
drm-pie.villadellaregina@cultura.gov.it
Per informazioni: 011 8195035 / drm-pie.villadellaregina@cultura.gov.it
La residenza si trova a Torino all’indirizzo Strada Santa Margherita 79 ed è raggiungibile con l’autobus 56, fermate “Villa della Regina Est” e “Villa della Regina Ovest”

PROPOSTE EDUCATIVE SISTEMA ZERO-SEI:

Luce e buio (3-5 anni; durata dell’attività: circa 1 ora)
Il buio può far paura, ma a Villa della Regina ha ispirato le opere d’arte degli artisti Remondini e Beaumont, che giocano sull’alternanza notte/giorno. Durante l’attività i piccoli visitatori diventeranno artisti e realizzeranno il proprio quadro luminoso da portare a casa.

Animali in libertà (3-5 anni; durata dell’attività: circa 1 ora). Gli animali nell’arte sono uno specchio della vita e delle emozioni degli uomini. Durante l’attività andremo alla ricerca degli animali nelle sale della Villa, racconteremo le storie di alcuni di loro e sceglieremo quali disegnare.

Una Villa per tutti i sensi (3-5 anni; durata dell’attività: circa 1 ora). Negli ambienti degli Appartamenti Reali verranno proposte delle esperienze per coinvolgere i cinque sensi, ispirate all’uso originario delle sale.

Villa della Regina
Il complesso di vigna e giardini fu costruito nel 1615 sulla collina torinese dal principe cardinale Maurizio di Savoia, figlio del duca Carlo Emanuele I. Nel 1692 la Vigna passa ad Anna Maria d’Orleans, moglie di Vittorio Amedeo II, e cambia il nome in Villa della Regina. Con la guida di Filippo Juvarra, e poi di  Giovanni  Pietro Baroni di Tavigliano, si ridefiniscono spazi e rapporti con il giardino, l’arredo e le decorazioni seicentesche con il coinvolgimento dei grandi artisti all’opera nei cantieri regi della capitale del regno: Giovanni Battista Crosato, Corrado Giaquinto, Giuseppe Dallamano, Pietro Massa. L’unitarietà,  mantenuta fin dal progetto iniziale, di vigna, poi villa con i padiglioni aulici, le grotte, i giochi d’acqua nei giardini e nel parco e le zone di servizio ed agricole, fu conservata anche con la perdita di funzione e il passaggio nel 1868 all’Istituto per le Figlie dei Militari (ente soppresso nel 1975). La mancata manutenzione del  delicato equilibrio fra costruito e giardini, seguita da graduale abbandono, parziali smembramenti, danni di guerra ed interventi impropri, hanno nel  Novecento compromesso lo straordinario complesso con un degrado prossimo al collasso. 
Dal momento della consegna all’allora Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici del Piemonte nel 1994 i restauri realizzati con fondi statali, di enti e privati,  hanno ristabilito la situazione conservativa e la stretta connessione del Compendio di Villa della Regina con la Città, di cui, dall’inizio del Seicento, costituisce il fondale scenografico oltre il Po.