H75KSS01

Minollo

rivolto a

  • scuole secondarie di primo grado
  • specificare tipologie di disabilità e modalità di gestione: il progetto garantisce accessibilità sensoriale alle lezioni frontali, in modo che siano esse
    stesse il primo strumento di avvicinamento al tema trattato per le persone con discapacità visive o auditive. I contenuti delle lezioni saranno pertanto consegnati in forma scritta e registrati sotto forma di file audio per garantirne l’accessibilità

obiettivi

Nel 1987 la Commissione Brundtland introduce la nozione di “bene comune globale” per gli oceani, l’Antartico e lo spazio cosmico.
Tuttavia, l’attenzione allo spazio verte principalmente su alcune problematiche tra cui le cadute di frammenti di razzi o lo sfruttamento di risorse senza però soffermarsi a sufficienza sulla sua opportunità come bene condiviso dalla collettività.
L’obiettivo della proposta è pertanto quello di sensibilizzare gli studenti sul rapporto tra persone e universo per sviluppare logiche di coscienza, memoria e responsabilità collettiva sull’ambiente extra-atmosferico.

contenuto del percorso

Storicamente abbiamo vissuto lo spazio come terreno di scontro tra grandi potenze o come risorsa commerciale e ancora oggi gli economisti parlano di una nuova “corsa allo spazio” in virtù di una sostanziale modifica dell’economia del pianeta in termini di risorse e ricchezze che saranno prossimamente contese.
Nonostante ciò, molti degli strumenti legislativi risalenti all’epoca della Guerra Fredda puntano già in una direzione legata al bene comune. Nel primo e principale trattato internazionale risale al 1967 si afferma che “l’esplorazione e l’utilizzazione dello spazio extra-atmosferico, compresi la luna e gli altri corpi celesti, devono essere condotte per il bene e nell’interesse di tutti i Paesi, senza riguardo alcuno al livello del loro sviluppo economico o scientifico. Esse sono una prerogativa dell’intero genere umano”.
La città di Torino è oggi considerata il capoluogo del settore aerospaziale italiano in quanto le attività di ricerca e sviluppo e le relative produzioni sono fondamentali sia per ciò che concerne il contenuto tecnologico, sia per gli oltre 20.000 lavoratori occupati nelle circa 300 imprese del settore in Piemonte. Il progetto “Città dell’Aerospazio di Torino” è in fase di implementazione e il settore aerospaziale inciderà presto nell’indotto economico della città. Tale orientamento comporterà inevitabilmente molte novità nel panorama delle professioni e di conseguenza anche in termini di scelte formative per i giovani.

Pertanto, il percorso educativo si sviluppa in tre fasi in cui verranno affrontate, tramite lezioni frontali accompagnate da video e immagini proiettate su una lavagna interattiva multimediale e intervallati a momenti di discussione critico-costruttiva, le seguenti tematiche:

– Lo spazio nella narrativa di fantascienza.
La conquista dello spazio nell’immaginario dei romanzi fantascientifici inizia nel 1865 con Jules Vernes che concepì la prima astronave nel suo libro “Dalla terra alla luna”. L’altro grande autore di questo genere di storie è l’inglese Herbert George Wells, famoso per romanzi come La guerra dei mondi, La macchina del tempo e L’uomo invisibile. Si citano anche Edgar Rice Burroughs e il suo “John Carter di Marte” o le “supernavi” di Edward E. Doc Smith con la sua ingenua saga galattica dei Lensmen.
Negli anni successivi la necessità di parlare dello spazio è stata sentita in maniera sempre più evidente: da John Campbell che ha traghettato questa narrativa verso temi e modi più consapevoli ad Asimov, Bradbury ed Heinlein.

– Lo spazio come bene comune.
La storicità del concetto di spazio cosmico come bene comune è testimoniata fin dal cosmismo, una corrente filosofica che si è sviluppata in Russia a partire dall’”Opera Comune” del suo capostipite Nikolaj Fëdorov. L’opera filosofica, pubblicata postuma grazie al lavoro collettore dei primi seguaci, dimostra come già nella metà del 1800 si sviluppa una riflessione in cui dal punto di vista filosofico si prevede uno scenario del futuro dell’umanità rispetto alla colonizzazione dello spazio. La filosofia contenuta nel libro può essere considerata come un’anticipazione del concetto di bene comune poiché lo spazio cosmico è inteso come un’opportunità per tutta l’umanità, indipendentemente dai connotati geografici, religioni o fisionomici.

– Lo spazio nel diritto.
La legislazione legata all’interpretazione delle forme giuridiche di proprietà dello spazio, al problema dell’incremento dei detriti satellitari e alla legittimità di sfruttamento massivo delle relative risorse è ad oggi assolutamente carente in quanto non c’è stata una adeguata riflessione a livello istituzionale: esiste un gap tra ciò che sembra poter essere un percorso di vera e propria conquista dello spazio e le regole che si danno gli abitanti del pianeta nel considerare che l’ambiente extra-atmosferico può diventare o proprietà o essere sfruttato da chi progetta le missioni spaziali raccogliendo delle vere e proprie ricerche minerarie per uno sfruttamento massivo.

Metodologia: 
– il Debate, stimolando gli studenti a esprimere le loro opinioni e difendere i loro punti di vista in un ambiente controllato su un argomento specifico
– il Techmology Enhanced Active Learning (TEAL), utilizzando la tecnologia per migliorare l’apprendimento attivo attraverso l’ausilio della lavagna interattiva.

costi

5 € a partecipante

calendario

3 incontri da 2 ore

sede attività

presso la scuola richiedente

referente organizzativo

Vito Buda
tel: +39 3496130601

associazione.minollo@gmail.com
www.alkadia.it