H96XSS01

Università della Terza età

rivolto a

  • scuole secondarie di primo grado
  • attività adatta a utenti con disabilità (nel Kilo 1 c’è uno psicologo-psicoterapeuta che può – modificando ad personam la didattica intrinseca del sistema – renderlo più personalizzato al soggetto disabile)

obiettivi

Kilo 1 usa solo la lingua materna, forma frasi concise e semplici (al massimo con 5 vocaboli), per favorire un dialogo chiaro. Ricordiamoci che la frase e il discorso lungo sono noiosi, e probabilmente “fumosi”, perché la curva dell’attenzione tende a zero; il Kilo 1 impiega un linguaggio incisivo vicino alle mille parole.
“La cosa più importante è essere padroni di un aforisma (frase)”.Aristotele (Grecia 384-322 a.C.)
“La brevità è l’anima stessa della saggezza”. W. Shakespeare (1564-1616)
“Parla chi dice breve” V. Alfieri (1749-1803)
“La mia ambizione è dire in dieci frasi quel che chiunque altro dice in un intero libro… quel che chiunque altro non dice in un intero libro” F. Nietzsche (1844-1900)
“Non discutere con un prolisso, ti trascina al suo livello e ti stordisce con l’esperienza” O. Wilde (1854-1900)
“Scrivere romanzi: dilungare in 500 pagine qualcosa che può essere formulato in una sola frase” J. L. Borges (1899-1986)

contenuto del percorso

Nel comunicare in modo chiaro, breve e semplice, si abitua lo studente a ragionare prima di parlare. Nel semplificare la frase con i vocaboli più usati nella quotidianità (circa 1000) si abitua lo studente ad essere non solo conciso, ma anche a comunicare l’essenziale del suo pensiero-azione. Il Kilo 1 si può configurare coma la descrizione pratica della decisione auspicata dallo studente.
A questo riguardo, il Kilo 1 propone anche che ogni vocabolo della frase pronunciata dallo studente non sia frettoloso, ma chiaro e ben articolato, che sia pronunciato con calma e con un timbro leggermente più udibile di quanto si usi fare in una normale conversazione. Prima di articolare gli altri vocaboli, lo studente, accennando un sorriso, deve guardare negli occhi il suo interlocutore, notando eventuali perplessità. Questo modo di comunicare, che ricomprende l’attenzione del parlante nei confronti dell’interlocutore è molto importante anche dal punto di vista didattico, perché favorisce un’eventuale risposta chiara, semplice e breve. Qualora l’interlocutore dovesse invece prolungarsi in una risposta prolissa, lo studente – che ha seguito il corso del Kilo 1 – sorridendo ed articolando le parole con chiarezza, lo inviterà gentilmente ad essere più conciso. Questo invito può essere anche ribadito con una frase successiva, utilizzando però un numero inferiore di parole. La cosa importante è che lo studente recepisca il senso complessivo della risposta.
L’originalità del Kilo 1 è che lo studente impara a comunicare in modo chiaro, semplice e breve, con frasi possibilmente recepibili interamente dall’interlocutore.
La metodologia non si limita alla comunicazione, ma insiste sull’interagire olisticamente (globalmente) con l’interlocutore, al triplice scopo di:
1) essere facilmente udibile e attuabile
2) dimostrare che lo studente è ben disposto e comprensivo nei confronti dell’interlocutore
3) realizzare possibilmente un processo mediante il quale due o più sistemi, o particelle, anche di natura diversa, agiscono uno sull’altro, con conseguenti reciproche modificazioni del loro stato o della loro energia

costi

2,5 € a partecipante

calendario

2 incontri da 2 ore ciascuno

sede attività

  • presso la scuola richiedente
  • Via Grassi 7, Torino

referente organizzativo

Giuseppe Campra
tel: 339.5405600
unitresegreteria@gmail.com
Bianca Balocco
tel: 340.5106858
bianca-balocco@libero.it