H17QSS02

Tutto sotto il cielo

rivolto a

  • scuole secondarie di primo grado
  • adatto anche a utenti con disabilità; è fondamentale che la conduttrice conosca in modo preventivo le disabilità presenti nella classe per poter modulare le attività partendo proprio da limiti e risorse degli studenti/studentesse in questione e rendere il più possibile inclusivo il percorso. E’ necessario che le disabilità in essere non inficino completamente le capacità espressive e la capacità di entrare in relazione con gli altri. Sarà fondamentale anche la partecipazione attiva degli insegnanti di sostegno/educatori che li/le seguono

obiettivi

Gli studenti incontreranno ed esploreranno, sia internamente che nell’incontro con l’altro, le competenze cognitive e socio-emotive, fondamentali per un’equilibrata e autentica traiettoria di crescita e importanti strumenti di emancipazione e autonomia personale. Valorizzando anche le diversità e le fragilità, lavoreremo sulle life skills, abilità personali e competenze relazionali che permettono di gestire efficacemente le situazioni di vita quotidiana: autoconsapevolezza, gestione delle emozioni e dello stress, comunicazione e relazioni efficaci, empatia, decision making, problem solving, pensiero creativo e pensiero critico.

contenuto del percorso

Durante tutto l’arco della vita siamo chiamati a prendere delle decisioni e a fare delle scelte, in diversi ambiti della vita e non solo nei momenti di transizione tra scuola, formazione e lavoro. Per contribuire allo sviluppo e al sostegno nei processi di scelta e di decisione in bambini/e e ragazzi/e esploreremo creativamente e attraverso il corpo le quattro risorse dell’adaptability (preoccupazione, controllo, curiosità e fiducia; vedi modello del Life Design di Savickas), strettamente correlate alla possibilità di incidere positivamente sul proprio futuro.
1- Preoccuparsi positivamente. Dopo una prima parte di introduzione degli obiettivi e di giochi di riscaldamento (con focus sulle dimensioni del tempo e del flusso), si proporranno attività in piccoli gruppi che verteranno sulla pianificazione di alcuni eventi/sfide guidata da suggerimenti e stimoli proposti dalla conduttrice. Nella seconda parte ci si soffermerà sull’analisi delle difficoltà incontrate e delle risorse (interne ed esterne) messe in campo. Nello specifico, gli studenti verranno guidati a focalizzare gli stati d’animo associati a quelle emozioni disturbanti, bloccanti o destabilizzanti quali: ansia, stress, paura del giudizio. Seguirà una condivisione di strategie utili a gestire e contenere tali emozioni.
2- Controllarsi o co-regolarsi? Dopo una fase di riscaldamento/ice breaking, si sperimenteranno tecniche di autoregolazione (in individuale) e coregolazione (in coppia) dei propri stati emotivi (collegati sempre a specifici stati fisiologici). Si esploreranno in particolare le dimensione del respiro e del peso. Si passerà quindi alla realizzazione di una traccia grafica dell’esperienza e infine ad una condivisione verbale di ciò che si è esperito nel corpo.
3- La curiosità: esplorare i possibili sé e l’ambiente Attraverso l’esperienza sensoriale e corporea si guideranno gli studenti nell’esplorazione di diversi modi di essere e di muoversi nell’ambiente e in relazione agli altri; in particolare ci si focalizzerà sulla dimensione dello spazio e del tempo. Seguirà poi un lavoro in individuale per realizzare la propria “mappa del sé e dell’ambiente”, una fotografia grafica delle scoperte su di sé e sull’ambiente fatte durante le esperienze iniziali. L’incontro si concluderà con la condivisione libera di alcune di queste mappe. La curiosità si associa alla possibilità di compiere scelte maggiormente realistiche e che soddisfino la corrispondenza tra il sé e le situazioni della propria vita.
4- Mi fido o non mi fido? La fiducia verso sé stessi e verso gli altri verrà investigata attraverso giochi, esperienze corporee e di movimento, individualmente e in piccoli gruppi. Seguirà poi una rielaborazione individuale grafica e la successiva condivisione in gruppo guidata dalla conduttrice. La fiducia riguarda la capacità di attivarsi per perseguire le proprie aspirazioni e i propri obiettivi, per affrontare positivamente le fasi di transizione; chi ha fiducia nelle proprie capacità di riuscita riesce ad anticipare il successo di fronte a sfide e ostacoli e generalmente affronta positivamente i compiti di sviluppo e le transizioni occupazionali, compiendo le scelte e gli adattamenti necessari.
5- Risorse in scena L’ultimo incontro comincerà con una visita ai vari materiali prodotti negli incontri precedenti ed esposti a mò di mostra all’interno dell’aula. Il gruppo sarà poi guidato a rivivere, a livello corporeo ed in modo creativo e interattivo, le esperienze più rilevanti che emergeranno direttamente dagli studenti. Il gruppo sarà poi invitato a mettere in scena ciascuna risorsa esplorata, attraverso la creazione di una scultura corporea collettiva che rappresenti gli aspetti più significativi per ciascuno di essa. La conduttrice fotograferà ciascuna di queste creazioni corali. Il percorso si concluderà con un piccolo rito di gruppo.
Le metodologie utilizzate saranno principalmente espressive (movimento, consapevolezza corporea, improvvisazione, giochi in relazione, disegno, utilizzo dei materiali) ed integrate alla riflessione e alla pratica psicologica. Si stimolerà il processo creativo e si alterneranno sempre momenti di lavoro in individuale e in coppia e/o in gruppo per potenziare la conoscenza di sè anche grazie all’incontro con l’altro (risorse interne ed esterne). Si attiveranno anche le capacità cognitive per permettere una più profonda e integrata assimilazione delle scoperte che avverranno attraverso le esperienze corporee ed artistiche proposte. Oltre all’applicazione del modello di Savisack in un’ottica integrate e all’interno di una chiave di lettura socio-psicologica, gli altri elementi innovativi sono:
– l’utilizzo di tecniche proprie delle terapie espressive integrate alle più recenti scoperte nel campo delle neuroscienze con l’obiettivo di far sperimentare modalità di regolazione e co-regolazione dello stress psicofisico nella relazione con se stessi e con gli altri. Nello specifico si utilizzeranno le applicazioni derivanti dalla teoria polivagale di S. Porges, che spiega i meccanismi neurofisiologici sottostanti all’interazione mente-corpo mettendo al centro il concetto di sicurezza e il rispetto della “neurocezione”, cioè la capacità degli esseri umani di percepire il pericolo in modo inconsapevole
– lavorare su questi temi in un’ottica preventiva – o addirittura in modo precoce nel caso della scuola primaria (classi IV e V) – permette di avere maggiori opportunità di sviluppare strumenti di contrasto alla dispersione scolastica e di promuovere il benessere psico-fisico degli studenti.

altre indicazioni

E’ fondamentale la partecipazione attiva anche del/degli insegnanti del gruppo classe ed un confronto della conduttrice con questi prima dell’avvio delle attività. E’ importante che ci sia uno spazio adeguato al movimento e al lavoro in gruppo, anche in relazione alla numerosità e alle caratteristiche di ciascun gruppo classe.

costi

550 € a classe

calendario

5 incontri da 2 ore

sede attività

presso la scuola richiedente

referente organizzativo

Pellegrino Paola
tel: 340 730 7552
pellegrino.paola@gmail.com
http://www.tuttosottoilcielo.org/